Nella giornata di ieri si è verificato un maxi blitz delle forze dell’ordine contro l’immigrazione clandestina, una vasta operazione della polizia che ha portato ad arresti e perquisizioni in tutta Italia, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Ancona. Nel mirino, come si legge stamane sul quotidiano Il Giornale, è finita un’organizzazione criminale dedita al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina con proiezione transnazionale, e sono state emesse tre misure cautelari, due tunisini in carcere e un terzo invece ai domiciliari. Un’operazione che è nata da lontano, sottolinea ancora il giornale meneghino, precisamente a seguito delle indagini post attentato di Berlino del 19 dicembre del 2016 in cui morirono 12 persone. In quel caso un tir polacco rubato dal Piemonte si lanciò sulla folla al mercatino di Natale del quartiere berlinese di Charlottenburg, facendo una strage.
La mente di quell’attentato, secondo gli inquirenti, sarebbe stata Anis Amri, appartenente alla rete “La vera religione” e che venne poi ucciso in Italia, a Sesto San Giovanni, dopo che lo stesso non si fermò ad un controllo della polizia all’esterno della stazione ferroviaria. Secondo quanto emerso dopo il blitz di ieri, i migranti che entravano nel nostro territorio illegalmente ricevevano supporto logistico e documentazione necessaria per girare liberamente su tutta l’area Schengen, dei vantaggi a cui anche i combattenti jihadisti erano ovviamente interessati per colpire l’Europa. Le indagini proseguiranno anche nelle prossime ore per comprendere se i proventi dell’immigrazione clandestina potessero servire a finanziare delle attività terroristiche. In attesa di novità Libero sottolinea come nel 2023 siano già stati portati a termine ben 7 attacchi jihadisti, che però sembrano non fare più notizia.
JIHAD FAI DA TE, SETTE ATTACCHI DA INIZIO ANNO
Il primo episodio è scattato nella notte fra il 31 dicembre e l’1 gennaio negli Stati Uniti, a New York, un assalto all’arma bianca contro la polizia. Quindi l’8 gennaio in Germania, due iraniani arrestati per un tentativo di attacco chimico, poi l’11 gennaio a Parigi, dove sei persone sono state ferite alla stazione. Il 14 gennaio, sempre in Francia, a Strasburgo, due persone sono state pugnalate, mentre il 25 gennaio è di nuovo la Germania il teatro degli attacchi, precisamente a Kiel-Amburgo: nove persone accoltellate su un treno e due adolescenti morti.
Infine gli attacchi jihadisti del 26 gennaio ad Algeciras in Spagna, dove un sacrestano è stato ucciso con un machete, e quelli del 30 gennaio alla metropolitana di Bruxelles, 3 persone aggredite. Libero parla di attacchi ‘fai da te’ visto che non sembra esservi una reale organizzazione criminale dietro questi attacchi. Il quotidiano sottolinea inoltre come spesso e volentieri gli autori di queste follie vengano giudicati malati di mente “per tacere che sono islamici”.