LA VISITA A SORPRESA DI JILL BIDEN DALLA MOGLIE DI ZELENSKY

Jill Biden nell’ovest dell’Ucraina a Uzhhorod, Justin Trudeau a Irpin: è una domenica ricca di visite a sorpresa quella che vede l’Ucraina ancora una volta al centro delle tensioni internazionali e, di conseguenze, dei tentati sforzi diplomatici.

La First Lady Usa incontra per il giorno della Festa della Mamma la moglie del Presidente ucraino, Olena Zelenska, mentre il Presidente del Canada va a visitare uno dei luoghi dove i russi sono accusati di aver compiuto crimini contro l’umanità. Per la moglie di Joe Biden la visita in Ucraina rappresenta comunque un simbolo di importanza cruciale nell’alleanza dell’Occidente con Kiev: mentre Zelensky continua ad invocare la visita del n.1 della Casa Bianca nelle prossime settimane, la visita di Jill Biden può rappresentare un inizio “segnato” di tale processo. «Volevo venire nel giorno della festa della mamma – ha detto la moglie del Presidente Usa prima dell’arrivo a Uzhhorod, cittadina nell’ovest dell’Ucraina al confine con la Slovacchia -. Pensavo fosse importante mostrare al popolo ucraino che questa guerra brutale deve finire e che il popolo americano sta con il popolo ucraino». Ad attenderla la first lady ucraina, Olena Zelenska: «Quello di Jill è stato un atto  molto coraggioso – ha commentato -. Capiamo cosa significa per lei venire qui durante una guerra quando ogni giorno sono in corso azioni militari, dove le sirene suonano ogni giorno, anche oggi. Tutti noi sentiamo il vostro sostegno e la leadership del presidente Usa… il vostro amore durante questo giorno così importante e simbolico per noi».



MOGLIE BIDEN E TRUDEAU IN UCRAINA. RIAPRE AMBASCIATA USA A KIEV

Nelle stesse ore della visita di Jill Biden in Ucraina, anche il Presidente canadese Trudeau si presentato nei sobborghi di Kiev a Irpin per valutare di persona l’azione devastatrice delle forze russe nell’occupazione durata un mese in quelle aree.

Il sindaco di Irpin, Oleksandr Markushin, ha spiegato alle agenzie ucraine: «Ho appena avuto l’onore di parlare con il premier canadese Justin Trudeau. È venuto a vedere con i propri occhi tutto l’orrore che l’occupante russo ha causato alla nostra città. Ovviamente era scioccato. Dopotutto, ha visto non strutture militari, ma le case che le persone abitavano normalmente fino a poco tempo fa, completamente bruciate e distrutte». Nelle ore caldissime con lo scontro a distanza tra Cremlino e Occidente sull’invio di armi e aiuti militari all’Ucraina e con i raid che proseguono da Mosca contro diverse zone dell’Ucraina (Donbass in primis, ma anche Mykolaiv, Leopoli, Odessa e Mariupol) una notizia importante viene battute dalle agenzie internazionali: «riaperta l’ambasciata americana a Kiev». In attesa di commenti ufficiali da parte della Casa Bianca, era di pochi giorni fa l’annuncio dell’incaricata d’affari Usa in Ucraina (Kristina Kvien) sull’imminente riapertura, «Ascoltiamo gli esperti di sicurezza, e quando ci diranno che possiamo tornare, torneremo». Questo come la visita della First Lady rappresentano due simboli di un’unica medaglia: gli Stati Uniti sono a fianco dell’Ucraina in tutto e per tutto. Spetta ora all’Europa capire in che termini e con quali eventuali distanze da prendere rispetto al comportamento americano.



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