JK Rowling attacca Nicola Sturgeon, primo ministro della Scozia

La celebre autrice della serie di romanzi su Harry Potter, JK Rowling, ha recentemente attaccato nuovamente la teoria del gender, specialmente per quanto riguarda la transizione sessuale. Tutto, questa volta, è partito dalla Scozia, in cui la premier Nicola Sturgeon sta portando sempre più avanti il suo piano nominato Gender recognition reform, che punta ad un completo riconoscimento della transizione nell’ambito della vita pubblica in ogni suo aspetto.



JK Rowling non ha mai fatto della sua avversione alla transizione di genere un segreto, al punto che più volte è stata aspramente criticata fino ad eslcuderla dalla partecipazione alla reunion del cast di Harry Potter. Questa volta, però, a finire sotto la sua lente è il partito laburista che in Scozia vorrebbe abbassare l’età per richiedere il cambio di sesso da 18 a 16 anni. Secondo la Rowling, “il partito laburista continua ad ingnorare l’opinione pubblica, la diffusa opposizione delle donne e le preoccupazioni delle Nazioni unite“, si legge in un suo tweet. L’astio della scrittrice, inoltre, sembra essere in parte anche dovuto, a quanto riporta il quotidiano La Verità, al fatto che sia tra i maggiori finanziatori del partito (nel 2008 firmò un assegno da 1 milione di sterline a favore dei laburisti) sperando dunque in un trattamento migliore da parte loro.



Cosa c’entra l’ONU con JK Rowling e i baby trans

Sembra proprio, insomma, che a JK Rowling non vada giù l’idea del gender e la possibilità che una persona possa accedere, nel pieno delle sue facoltà, alle operazioni per la transizione. Nel suo tweet, inoltre, cita non a caso le Nazioni unite, riferendosi ad una recente lettera scritta del relatore speciale ONU Reem Alsalem, indirizzata al primo ministro scozzese in cui commenta la Gender recognition reform. Secondo quanto scritto da Alsalem, e rilanciato da JK Rowling, “il governo scozzese non tiene sufficientemente in considerazione i bisogni specifici delle donne e delle ragazze in tutta la loro diversità, in particolare quelle a rischio di violenza maschile e quelle che l’hanno subita”. Nella legge, infatti, secondo il relatore ONU, “non prevede alcuna tutela o misura volta a garantire che la procedura non sia, per quanto ragionevolmente possibile, abusata da predatori sessuali e altri autori di violenza“.



Preoccupazioni, quelle di JK Rowling, a cui hanno risposto, però, sia i sostenitori del disegno di legge scozzese, che la stessa Sturgeon, sottolineando come non ci siano prove che la legge mette in pericolo le donne. Secondo la ministra, inoltre, i violentatori non hanno bisogno di accedere ai percorsi di transizione per poter entrare negli spazi riservati alle sole donne (la preoccupazione in questo caso è che i violentatori possano accedere al percorso di transizione, senza effettuare l’operazione ma solo per ottenere un “lascia passare” ai luoghi riservati al sesso opposto), poiché se vogliono lo fanno anche senza la legge.