JK Rowling fa spesso parlare di sé con le sue idee a volte fuori dal comune: l’ultima uscita della scrittrice, autrice della serie di romanzi di Harry Potter, ha visto nel mirino il leader laburista Sir Keir Starmer, favorito per le prossime elezioni del 4 luglio quando il Regno Unito si troverà a decidere a chi assegnare il potere. L’autrice un tempo era una fervida sostenitrice del partito, eppure oggi, a suo dire, farebbe fatica a votare per Starmer. Il motivo è presto spiegato: secondo la scrittrice, Starmer ha “abbandonato” le donne per tutelare maggiormente i diritti delle persone transgender e questo ha provocato una “scarsa opinione” nella scrittrice.



Nell’articolo scritto sul Times, l’autrice ha aggiunto che i laburisti hanno un atteggiamento “sprezzante e offensivo” nei confronti dei problemi delle donne, che hanno abbandonato per pensare e tutelare maggiormente i diritti delle persone transessuali. Le posizioni della “mamma” di Harry Potter sull’identità di genere non sono infatti un segreto: più volte si è schierata contro la libertà di poter decidere del proprio genere e non solamente. Gli attacchi di JK Rowling arrivano ora anche alla politica: Starmer e il partito tutto avrebbero abbandonato i problemi delle donne per abbracciare quelli delle persone trans, secondo l’autrice.



JK Rowling contro il leader dei laburisti Starmer: cos’è successo

JK Rowling, al Times, si è schierata contro il leader laburista Starmer per una serie di suoi comportamenti e affermazioni. In particolare il politico nel 2021 disse che “non era giusto” che la deputata Rosie Duffield, del suo stesso partito, affermasse che “solo le donne hanno la cervice“. Nel corso del dibattito elettorale in tv, Starmer ha affermato di essere d’accordo con l’ex leader laburista, Tony Blair, poiché “biologicamente, una donna è con una vagina e un uomo è con un pene”. Dunque, un allineamento verso le posizioni di Duffield: nonostante ciò, non si è voluto scusare con la collega affermato che “sono molto orgoglioso dei progressi che abbiamo fatto in passato come partito laburista al governo per quanto riguarda i diritti delle donne”.



Da qui nascono le critiche dell’autrice che ha sottolineato come Starmer abbia di fatto detto la stessa cosa di Duffield, con la quale non si è voluto scusare: “È stata censurata e nessuno le ha chiesto scusa, nonostante le minacce”. Secondo la scrittrice di Harry Potter “L’impressione data da Starmer durante il dibattito tv di giovedì era che ci fosse stato qualcosa di scortese, qualcosa di tossico, qualcosa di duro nelle parole di Rosie, e che invece, parole quasi identiche, suonavano perfettamente ragionevoli quando pronunciate da Tony Blair”. Per questo JK Rowling ha ancora aggiunto che non si tratta di togliere diritti alle persone transgender bensì di tutelare quelli delle donne: “Riguarda la libertà di parola e la verità osservabile” ha concluso.