Una minaccia online dopo un tweet di sostegno ad un collega: nel mirino degli haters su Twitter è finita la scrittrice di Harry Potter JK Rowling. La polizia scozzese ha spiegato che sta indagando su un’apparente “minaccia online” fatta all’autrice in risposta al suo tweet a sostegno di Salman Rushdie. Dopo il suo accoltellamento avvenuto nel corso di un convegno a New York, il 12 agosto, la scrittrice aveva espresso vicinanza con un tweet nel quale si legge: “Una notizia orribile. Mi sento molto male in questo momento. Che lui stia bene”.
A questo tweet sono arrivate varie risposte, tra cui quella di un account che ha scritto “Non preoccuparti, tu sei la prossima”. La scrittrice ha immediatamente denunciato il fatto sia su Twitter, sia alla polizia. Un portavoce della polizia scozzese ha confermato: “Abbiamo ricevuto una segnalazione di una minaccia online e gli agenti stanno svolgendo indagini”. Al momento, dunque, gli agenti stanno seminando il tweet.
Le minacce a JK Rowling
Quando è arrivata la notizia dell’attacco a Rushdie nello stato di New York, JK Rowling ha subito espresso vicinanza al collega con un tweet, ricevendo risposta da un utente: “Non preoccuparti, sei la prossima”. La Rowling ha condiviso uno screenshot della risposta, chiedendo ai moderatori di Twitter “C’è qualche possibilità di supporto? Queste sono le tue linee guida, giusto? Violenza: non puoi minacciare la violenza contro un individuo o un gruppo di persone”.
Lo stesso account Twitter, che dovrebbe avere sede in Pakistan, ha pubblicato anche messaggi nei quali elogiava l’attacco a Rushdie. Per l’assalto all’uomo è stato citato in tribunale in giudizio Hadi Matar, di 24 anni. I pubblici ministeri hanno sottolineato come Rushdie sia stato accoltellato circa 10 volte in un’aggressione pianificata e premeditata. Secondo il New York, lo scrittore starebbe meglio e avrebbe ripreso anche a parlare. Intanto chi ha minacciato la “mamma” di Harry Potter potrebbe ora passare guai molto seri.