Chi è l’iconica Jo Squillo?
Jo Squillo è considerata uno degli emblemi del femminismo grazie alla sua partecipazione al Festival di Sanremo, in coppia con Sabrina Salerno, con “Siamo donne“. La canzone che vuole sottolineare come le appartenenti al sesso femminile non debbano essere considerate solamente per il proprio aspetto fisico, ma anche per le loro doti umane e capacità grazie a cui molte hanno anche potuto fare carriera. E in un periodo come questo in cui una stilista apprezzata come Elisabetta Franchi sia stata tacciata di discriminare le donne ha una valenza ancora più importante.
Non a caso, l’artista ormai da tempo si batte attivamente contro la violenza sulle donne, ancora troppo diffusa, con una serie di campagne di sensibilizzazione. Queste idee per Giovanna (questo il suo nome all’anagrafe) sono per lei importantissime e l’hanno spinta anche a realizzare un docufilm dal titolo “Donne & Libertà“, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, in cui sono state raccolte una serie di testimonianze di chi è stata vittima di abusi.
Jo Squillo e l’amore con Gianni Muciaccia: la sua scelta
Ormai da anni Jo è sposata con Gianni Muciaccia, produttore che ha curato in prima persona anche alcuni dei suoi lavori più importanti. La coppia non ha mai avuto figli, ma questo per lei non rappresenta un problema: “Io non ho avuto figli, ma mi sento pienamente realizzata – ha detto a IlGiornaleOff –. Ho scelto di non diventare madre, credo esistano diversi modi per esserlo”.
La cantante ha però una persona che considera sua figlia, pur non essendola sul piano biologico. Si tratta di Michelle Masullo, 21enne che le ha fatto visita qualche mese fa per incoraggiarla in occasione della sua recente partecipazione al “Grande Fratello Vip”. Sia lei sia il marito la considerano la loro figlioccia e sono davvero orgogliosi di lei “Sei una mamma meravigliosa, volevo urlartelo – le ha detto -. Tu sai andare oltre le barriere del sangue. Sei unica, sei libera. Sei ribelle, fortissima, sei andata per andare contro le regole e le ingiustizie”.