Mika: “My name is Michael Holbrook è dedicato a mia madre Joannie Penniman”

Joannie Penniman è la mamma di Mika. Un bellisimo rapporto quello tra mamma e figlio che neppure la morte ha interrotto. La donna, infatti, è scomparsa dopo aver lottato contro un terribile tumore al cervello. Proprio Mika, ospite di Domenica In, ha ricordato che nonostante la malattia la mamma Joannie ha voluto partecipare al suo concerto all’Opera Royal di Versailles. “In un certo senso, stavo facendo quel concerto per lei. Era orgogliosa di quello che sono diventato. Se ne è andata poco dopo” – ha detto il cantautore libanese che nonostante il grande dolore ricorda con grande commozione quel concerto con la madre seduta in platea ad applaudirlo. “Tutta la mia famiglia è stata presente a questo concerto e anche mia madre, che mi ha formato, era lì, su una sedia a rotelle” – ha detto l’artista anglo-libanese – “in un certo senso ho fatto questo concerto per lei. Lei ci ha lasciati poco dopo, sicuramente orgogliosa di chi sono diventato e lasciandomi in eredità la stessa richiesta per il futuro: non cedere mai al facile, continuare ad esplorare nuovi orizzonti creativi”.



Il legame tra Mika e la madre Joannie era fortissimo. La donna c’è sempre stata e l’ha sempre sostenuto spronandolo a credere nel suo talento. Proprio alla donna, il cantante ha dedicato l’album “My name is Michael Holbrook”, ma purtroppo tutto l’amore del mondo non è riuscito a sconfiggere il terribile tumore al cervello che l’aveva colpito



Mika ricorda la madre Joannie morta per un tumore

“Sta combattendo con il cancro, è terrificante vedere una donna così forte come lei rivelarsi fragile per colpa della malattia” – sono state le parole di Mika negli studi di Domenica In parlando della malattia che ha colpito la madre Joannie Penniman. Una malattia terribile che purtroppo non ha vinto. Un lutto enorme per il cantautore libanese che ha ricordato così l’amata madre dalle pagine di Cosmopolitan: “la mia mamma che è morta poco più di un anno fa era proprio così: una donna grossa che si creava vestiti coloratissimi con pattern e fiori. Adorava i gioielli etnici, dell’India, del mondo arabo, portoghesi, messicani. Amava i profumi come l’olio della rosa della Bulgaria o il sandalo. Aveva tantissimi capelli ed era totalmente fuori moda e stilosissima allo stesso tempo. Guidava lei la Toyota Previa dove con i miei fratelli dormivamo fuori dai miei concerti, dopo aver detto alla produzione: “Noi l’abbiamo già l’albergo”. Mia mamma era una presenza che brucia. Nel senso buono”.

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