Joaquin Phoenix ha rilasciato un’intervista al programma “60 Minutes”, sull’emittente statunitense Cbs, in cui ha affrontato alcune questioni private, a cominciare dalla morte del fratello. Nel 1993, venne infatti a mancare River, il fratello maggiore dell’attore portoricano fresco di Golden Globe e di nomination all’Oscar come attore protagonista nel film “Jocker”. Aveva solo 23 anni quando morì a causa di un’overdose, ritrovato senza vita fuori da un locale di Hollywood. Insieme alla vittima vi era proprio il fratellino Joaquin, che ovviamente non si è mai dimenticato quella scena. Un lutto su cui i media di tutto il mondo accesero i propri riflettori, e la famiglia reagì chiudendosi nel silenzio, senza rilasciare interviste ed isolandosi dal mondo. “Durante quel periodo – le parole di Phoenix – in cui sei più vulnerabile, ci sono elicotteri che volano sopra, ci sono persone che stanno cercando di intrufolarsi nella tua vita e nella tua casa…mi è sembrato che tutto questo abbia impedito il processo del lutto”.
JOAQUIN PHOENIX: “PRIMA O POI IL DOLORE PASSERA’…”
Phoenix è convinto che prima o poi il dolore passerà: “Succederà, guiderò e all’improvviso lo sentirò. E gli darò il benvenuto”, definendo poi il fratello “un attore e una star del cinema davvero notevole”. Numerose sono infatti le pellicole in cui il giovane River Phoenix aveva recitato, su tutte “Stand by me”, “Belli e dannati”, nonché “Indiana Jones e l’Ultima crociata”. Il grande attore portoricano, che la scorsa settimana era stato arrestato e poi subito rilasciato dopo aver manifestato a Washington contro i cambiamenti climatici, si sente molto vicino al fratello: “Sento che in ogni film che ho realizzato in qualche modo c’era una connessione con River. Ma penso che tutti abbiamo sentito la sua presenza e la sua guida nella nostra vita in molti modi”. Fu proprio River a indirizzare Joaquin verso il cinema: un giorno, infatti, parlò al fratellino del film “Toro scatenato” (“Raging pellicola del 1980 diretta da Martin Scorsese: “Penso che abbia risvegliato qualcosa in me. – afferma Joaquin ricordando quell’aneddoto – e improvvisamente ho potuto vedere attraverso i suoi occhi e ho capito”.