Jody Cecchetto, il figlio di Claudio Cecchetto conduttore di Radio Zeta Future HIts live

Jody Cecchetto, il figlio di Claudio Cecchetto, sarà tra i conduttori del Radio Zeta Future HIts live con Camilla Ghini e Paola Di Benedetto. Prosegue il successo per il figlio d’arte che ha recentemente debuttato nel programma “Pop around the clock” in onda su RTL 102.5. Non solo, il 27enne milanese si è fatto conoscere anche come conduttore radiofonico su Radio Zeta. “Sono figlio d’arte, ma non figlio di papà” sono state le prime parole del giovanissimo conduttore radiofonico una volta arrivato a RTL 102.5. Cresciuto a pane e musica, Jody dal 2021 è entrato nella famiglia di RTL 102.5 dimostrando sin dall’inizio una grande familiarità con l’ambiente e con tutto quello che è musica. Del resto sin da bambino è cresciuto con la musica che oggi è diventata anche un mestiere.



Intervistato da La Repubblica, il giovane conduttore ha rivelato: “La lezione più importante? “Non accontentarsi mai”. Un successo che va di pari passi anche sui social dove il suo profilo Instagram è seguito da più di 340mila persone. Attenzione però a chiamarli fan: “secondo me si tratta semplicemente di persone che decidono di seguirmi perché riesco a essere di compagnia. È questo quello che mi piace fare tutti i giorni, ed è il mio lavoro”.



Jody Cecchetto: “la radio è una cosa difficile. Mio padre? Mi ha fatto conoscere il dietro le quinte”

Jody Cecchetto si è fatto prima conoscere su internet per poi approdare alla radio. Chiamato a scegliere tra Twitch e la radio ha detto: “non lo so. La radio è una cosa difficile, che c’è da moltissimo tempo, ed è un’ottima maestra. Twitch è chiaramente diverso, e quando dico agli altri speaker che passo ore e ore in live, senza mai smettere di parlare, restano stupiti”. L’arrivo a RTL 102.5 è una palestra importante: “mi sta insegnando molto. Tutti mi stanno dando fiducia, a cominciare dal presidente, Lorenzo Suraci. Vedono qualcosa in me”. Il figlio di Claudio Cecchetto è consapevole delle critiche ed invidie legate al suo cognome: “non credo di dovermi giustificare o difendere. Ho la coscienza pulita, e ringrazio ogni giorno mio padre per non avermi mai viziato e per non avermi mai fatto trovare la pappa pronta. Con quella frase che ho detto – sono figlio d’arte, non figlio di papà – intendevo proprio questo. Non mi posso lamentare, intendiamoci. Sono sempre stato bene. Ma non ho mai avuto la strada spianata”.



Infine parlando proprio del padre ha confessato: “grazie a lui, ho potuto vedere immediatamente il dietro le quinte di questo mondo, come effettivamente funzionano le cose. E questo è un grande aiuto, perché mi ha permesso di adattarmi più velocemente ai ritmi e alle necessità di questo lavoro”.