Joe Bastianich, restaurant manager italo americano con una serie di locali a New York, è uno degli chef più conosciuti al mondo, grazie anche alla sua esperienza in Masterchef Usa o alla partecipazione a Pechino Express. Parlando a Repubblica della farina di grillo e dell’uso degli insetti in cucina, afferma: “Credo che dal punto di vista gastronomico non abbiano ancora appeal, ma penso che abbiano invece una grande potenzialità nel futuro dell’alimentazione a livello globale“.



La farina di insetti è cibo del futuro, secondo gli esperti. Ma cosa ne pensa Bastianich, che del gusto ha fatto il suo lavoro? “Non parlo da chef né da esperto di questioni scientifiche, ma semplicemente la mia opinione è che sarà una fonte importante di proteine sostenibili ed economiche. Una soluzione nell’ottica di dover nutrire nove miliardi di abitanti, molti dei quali spesso hanno una dieta povera di contenuto proteico“.



Bastianich: “Farina di grillo? Non fa parte dei nostri gusti”

La farina di grillo e in generale un’alimentazione a base di insetti è una soluzione per nutrire nove miliardi di abitanti. Al momento, però, i ristoranti sono restii ad utilizzare questi prodotti, tanto che Joe Bastianich ammette di non conoscere locali che cucinino con farina di grillo: “A un newyorkese come a un italiano non può suonare bene andare a mangiare fuori con gli amici e trovare piatti del genere. Non fa parte dei nostri gusti e delle nostre abitudini”.

Ci sono numerosi luoghi, nel mondo, che hanno però un’alimentazione basata proprio sull’uso di insetti o farine come quella di grillo. Ad esempio “a Singapore si usano fritti o disidratati, e anche a Kuala Lumpur sono degli snack che si comprano anche al mercato come street food. Ma lì fa parte della cultura e delle tradizioni, è normale. Da noi non penso che diventeranno presto di moda. Se qualcuno dovesse trovare soluzioni gourmet ben venga. Al momento mi pare siano interessanti in ottica di soluzione globale” conclude lo chef.