Elezioni Presidenziali USA 2020, è il giorno: a meno di clamorosi strascichi e di risultati “too close to call”, col paventato rischio di un caos istituzionale che tuttavia la più grande democrazia del mondo non potrebbe permettersi, oggi sapremo se Joe Biden, candidato per il Partito Democratico, sarà il 46esimo Presidente degli Stati Uniti o se invece il suo avversario Donald J. Trump resterà l’inquilino della Casa Bianca per altri quattro anni. Il 77enne senatore del Delaware, presentato in ticket con Kamala Harris (la politica californiana che molti danno in rampa di lancio per succedergli in futuro…), è dato in vantaggio nei sondaggi della vigilia ma negli ultimi giorni il margine con lo sfidante si è assottigliato e per colui che ha già ricoperto il ruolo di vicepresidente con Barack Obama non sarà facile battere il candidato repubblicano che, pur in difficoltà nel gestire l’emergenza Coronavirus, in più di un’occasione ha dimostrato di saper recitare meglio il ruolo dell’outsider e sovvertire i pronostici. Vediamo di seguito chi è Joseph Robinette Biden jr., come si presenta all’appuntamento con le urne di questo 3 novembre e i punti chiave del suo programma elettorale.
JOE BIDEN, CANDIDATO DEMOCRATICO ALLE ELEZIONI USA 2020
Nato a Scranton (Pennsilvanya) il 20 novembre 1942, Joe Biden potrebbe diventare coi suoi 78 anni uno dei Presidenti degli Stati Uniti più anziani. Originario di una famiglia cattolica che affonda le sue radici in Irlanda, Biden si è laureato in Scienze Politiche nel lontano 1965 presso l’ateneo di Newark, specializzandosi poi in Legge: la svolta nella sua carriera ci fu con l’elezione a senatore del Delaware nel 2009, carica che ha ricoperto dal 1972 al 2009, anche se di quel periodo le cronache d’Oltreoceano, più che l’attività politica, ricordano i tanti drammi famigliari che lo costellarono. Proprio nel 1972 la moglie Neila, sposata sei anni prima, fu vittima coi tre figli di un drammatico incidente d’auto che uccise la piccola Naomi Cristina. Biden crebbe da solo i due figli Joseph detto “Beau” e Robert Hunter, risposandosi poi con Jill Jacobs e diventando padre di Ashley nel 1981; più recentemente “Beau”, già procuratore generale del Delaware, è morto nel 2016 a causa di un tumore al cervello e durante la seconda vice presidenza del padre. Per quanto riguarda la candidatura a Presidente, nel 1988 Biden ci aveva provato una prima volta (battuto alle primarie da Michael Dukakis). Dopo la rinuncia nel 2004 si ripresentò alle primarie dem 2008 per poi essere scelto da Obama come vice per due mandati.
I TEMI E IL SUO PROGRAMMA ELETTORALE
Quale è il programma che Joe Biden presenta per sconfiggere Donald Trump e provare a fare breccia in quell’elettorato che non si riconosce nel Partito Repubblicano ma che allo stesso tempo non vota per i Democratici. L’impostazione è quella progressista e, al contrario di quello che molti affermano, è lontana da idee di sinistra rispecchiando l’animo moderato del senatore del Delaware che punta soprattutto sul ridare forza al ceto medio e incentivare un programma di opere pubbliche e infrastrutture che crei pure nuovi posti di lavoro, puntando inoltre sulla green e “clean economy”. Tra i punti salienti c’è la volontà di rendere gratuito per tutti il vaccino anti Covid-19 quando arriverà, una riforma fiscale che redistribuisca il carico tributario e innalzare il salario minimo a 15 dollari l’ora. Sempre sul fronte sanitario Biden ha intenzione di stoppare lo smantellamento dell’ObamaCare e l’uscita degli USA dall’OMS.
Passando alla parte economica del programma presentato da Joe Biden, il cosiddetto “Buy American” stanzierebbe un fondo di 700 miliardi di dollari (quasi equamente divisi tra acquisto di prodotti interni e quelli dedicati a ricerca&sviluppo), mentre in politica estera il principale provvedimento promesso e l’eliminazione del “travel ban” voluto da Trump verso alcuni Paesi mediorientali e soprattutto la contestata norma che prevede la separazione delle famiglie di migranti irregolari lungo i confini. Nel programma si parla pure di college gratuito per gli studenti di famiglie con redditi sotto i 125mila dollari. Infine l’ambiente: i dem vogliono rendere gli USA una superpotenza energetica sfruttando le fonti rinnovabili e incentivando la creazione di nuovi posti di lavoro, in modo da rendere anche il Paese a ‘zero emissioni’ entro il 2050.