Nuovo grattacapo per Joe Biden, ancora un problema legato al secondogenito Hunter. Il presidente statunitense è sotto pressione per non aver riconosciuto la figlia che Hunter ha avuto da una relazione con un’ex spogliarellista. Un test di paternità del 2019 ha confermato che Navy Joan Roberts, quattro anni, è la figlia del capo della Casa Bianca, nata da un rapporto con la trentaduenne Lunden Roberts, riporta il Telegraph.



La scorsa settimana l’ufficio stampa della Casa Bianca ha dribblato una domanda sul riconoscimento della bambina da parte del signor Biden, soprattutto in seguito alla battaglia per il mantenimento durata anni. Il presidente statunitense è stato accusato di ipocrisia: da una parte si presenta come un perfetto padre di famiglia, mentre dall’altra parte ignora una nipote, quella che sarebbe la settima.



Nuova grana per Joe Biden

Il mancato riconoscimento della nipote ha acceso il dibattito sia a destra che a sinistra. Sia democratici che repubblicani non hanno risparmiato critiche al capo della Casa Bianca. “Ho sei nipoti e sono pazzo di loro. Parlo con loro ogni singolo giorno. Non scherzo”, aveva spiegato ad aprile a un gruppo di bambini al “Take Your Child to Work Day” alla White House. Peccato che i nipoti sarebbero sette. Maureen Dowd, editorialista del New York Times, ha affermato che lei e sua sorella repubblicana sono entrambe d’accordo sulla questione, descrivendo il rifiuto di sua nipote come “non una questione politica” ma “umana”. Il “mantra di Biden è sempre stato che ‘la cosa più importante in assoluto è la tua famiglia’”, ha scritto: “È il cuore della sua narrativa politica. L’empatia, nata dalle tragedie familiari, è stata la sua merce di scambio. Cicatrizzare insensibilmente la vita della Marina, proprio quando inizia, lo indebolisce”. Ma secondo la Dowd la visione della vita familiare del presidente statunitense è datata e non autentica, semplicemente ipocrita: “La freddezza – e il cuore – del presidente è in contrasto con ogni messaggio che ha inviato per decenni, ed è fuori sincronia con l’America che vuole continuare a guidare”.

Leggi anche

L'ERA TRUMP/ Meloni e Draghi volano a Budapest, Mattarella insedia Prodi a Pechino