Dopo l’intervista di Joe Biden all’emittente ABC News, l’attenzione dei media si è concentrata sulle dichiarazioni rese dal presidente Usa in merito alla sua candidatura, del resto tiene banco l’eventualità che possa ritirarsi dalla corsa per le presidenziali, nonostante il diretto interessato abbia smentito tale possibilità. Meno scalpore fanno invece le dichiarazioni sulla politica estera, in particolare la NATO. Dopo aver rivendicato di aver messo a punto il piano di pace per il Medio Oriente, «che forse si sta realizzando», Biden ha dichiarato: «Sono l’uomo che ha ampliato la NATO. Sono l’uomo che ha fatto crescere l’economia. Tutte le singole cose che sono state fatte erano idee che avevo o che ho realizzato». Sempre a proposito della NATO, Biden ha ribadito il piano per l’allargamento: «Sto lavorando su ciò che stavamo facendo in Europa per quanto riguarda l’espansione della NATO e la sua eventuale tenuta. Mi sto occupando di Putin. Insomma, ogni giorno non c’è giorno in cui non debba prendere queste decisioni».
Joe Biden ha anche messo in guardia dal rischio che, con il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, l’Alleanza Atlantica possa sfaldarsi: «Chi sarà in grado di tenere insieme la NATO come me?». Ne è passato di tempo da quando Biden, che era solo senatore, avvertiva che un’espansione della NATO avrebbe potuto causare una «risposta vigorosa e ostile» della Russia, che infatti tra le motivazioni dell’invasione dell’Ucraina ha addotto l’allargamento dell’Alleanza Atlantica a Est e il timore di un’adesione anche da parte di Kiev.
BIDEN SOSTENITORE DELL’ESPANSIONE NATO DAGLI ANNI ’90
Ma in effetti Joe Biden dice la verità quando afferma di essere un sostenitore dell’espansione della NATO, visto che ad esempio da senatore democratico del Delaware nel 1998 votò a favore dell’inclusione di Polonia, Ungheria e Repubblica Ceca. Inoltre, affermò che aggiungere gli ex nemici della Guerra Fredda all’alleanza militare occidentale equivaleva a «correggere un’ingiustizia storica imposta ai polacchi, ai cechi e agli ungheresi da Joseph Stalin». Biden, che era il principale esponente democratico della Commissione per gli affari esteri del Senato, fu descritto dal Washington Post come un «attore chiave nello sforzo di ratifica». Infatti, l’allora senatore Biden era tra le voci più forti nel sostenere l’espansione della NATO nell’Europa orientale alla fine degli anni ’90, continuando a sostenere tale progetto negli anni 2000 come uno dei senatori più influenti a Washington e in seguito come vicepresidente. Ad esempio, nel marzo 2008, in qualità di presidente della Commissione per gli affari esteri del Senato, Biden si dichiarò orgoglioso «del fatto che, qui al Senato, ho contribuito a guidare gli sforzi per l’allargamento della NATO», aggiungendo che era sua convinzione «che dovremmo estendere un’offerta di adesione alla NATO a qualsiasi paese che ne faccia richiesta e ne soddisfi i criteri».
All’epoca, Biden spingeva per l’allargamento della NATO ai Balcani aggiungendo Albania, Croazia e Macedonia come membri. Come ricostruito da Business Insider, si era anche fatto promotore dell’avvio di un percorso di avvicinamento di Ucraina e Georgia all’adesione alla NATO: nell’agosto la Russia invase la Georgia. L’anno dopo, in qualità di vicepresidente, dichiarò che gli Stati Uniti sostenevano l’adesione dell’Ucraina alla NATO, nonostante le obiezioni della Russia. Ma da quando è diventato presidente, Biden ha assunto un tono più cauto sul tema, glissando le domande sull’eventuale ingresso dell’Ucraina. Il progetto di espansione della NATO è evidentemente ripreso dopo l’invasione dell’Ucraina, non a caso Biden ha rimproverato al presidente russo Vladimir Putin di aver spinto molti Paesi europei tra le braccia dell’Alleanza Atlantica, basti pensare agli ingressi di Svezia e Finlandia.