Il New York Times prende posizione contro Joe Biden: dopo l’editoriale di Thomas L. Friedman, che ha ribadito come il Paese abbia “bisogno di meglio”, arriva ora anche la richiesta diretta del comitato editoriale. Le difficoltà mostrate dal candidato nel corso del dibattito contro Donald Trump sono evidenti e note a tutti: per questo è arrivata la richiesta al presidente di “fare un passo indietro”. Come si legge nel contributo del comitato editoriale del NYT, “Biden ha dichiarato di essere il candidato con le migliori possibilità di affrontare questa minaccia di tirannia e sconfiggerla. Ma oggi Biden non è più quello del 2020”.
Il presidente, come si legge nell’editoriale, “ha faticato a spiegare cosa avrebbe realizzato in un secondo mandato” e non ha risposto alle provocazioni di Trump: spesso, poi, ha faticato a terminare le frasi. Per questo, secondo il comitato editoriale, “non c’è ragione per il partito di rischiare la stabilità e la sicurezza del Paese costringendo gli elettori a scegliere tra le carenze di Trump e quelle di Biden”. Così, secondo il quotidiano, sospendere la campagna elettorale sarebbe “il miglior servizio che il presidente possa rendere”.
“Biden rappresenta un rischio per il Paese”
I repubblicani stanno approfittando delle défaillance di Joe Biden per chiedere che si ritiri dalla corsa elettorale. Il senatore della Florida Marco Rubio, favorito alla carica di vice presidente insieme a Donald Trump, ha rilasciato un’intervista a Repubblica, affermando: “Non voglio essere crudele sul piano umano, ma quello che abbiamo visto nel dibattito da parte del presidente Biden è triste e pericoloso”.
Secondo Rubio, il presidente sta confermando i timori della vigilia sull’incapacità di candidarsi alla Casa Bianca per il secondo mandato ma anche di portare a termine la sua presidenza attuale. Il dibattito si è spostato dagli Stati Uniti anche al resto del mondo, che guarda ovviamente col fiato sospeso quanto sta accadendo e quanto accadrà nei prossimi mesi negli Usa.