Joe Biden soffre di demenza senile. A dichiararlo, sulle colonne del quotidiano “La Verità”, è stato l’ex consigliere per la sicurezza nazionale di Donald Trump, Steve Bannon, il quale ha asserito a chiare lettere che l’attuale leader degli Stati Uniti d’America “è un incapace a capo di un un regime di estrema sinistra, e non lo ascolta nessuno. La stampa lo tratta con i guanti bianchi. A questo punto, nella sua presidenza, Trump aveva già aveva tenuto cinque conferenze stampa. Biden ne farà una il 25 marzo.
Avrebbe dovuto fare un discorso al Congresso, ma non lo farà perché non ce la fa a stare in piedi per 40 minuti a leggere un discorso. Le sue capacità mentali sono al 50%”.



Per poi aggiungere: “Biden ha un principio di demenza senile. È una marionetta in una Casa Bianca governata dalla Harris, da Susan Rice, John Kerry e Tony Blinken”. Dopodiché, Bannon è tornato a parlare di Donald Trump, rivelando come il suo ritorno non sia lontano: “Si sta concentrando nel combattere l’agenda estremista radicale dell’amministrazione Biden. Trump vuole combattere il Partito comunista cinese per costruire un’economia davvero inclusiva, vuole mantenere il controllo del confine col Messico e creare un’economia concentrata sui lavoratori, come è riuscito a fare fino al gennaio 2020, prima che il virus del partito popolare cinese colpisse noi e la nostra economia”.



“BIDEN HA LA DEMENZA SENILE” E TRUMP PREPARA IL RITORNO

Esaurito l’argomento Biden (e presunta demenza senile), Bannon a “La Verità” rivela che il tycoon sta preparando il suo ritorno alla Casa Bianca. “Il nostro primo obiettivo è riprenderci la Camera. Poi eleggeremo Trump come speaker. Non bisogna essere membro della Camera per diventare portavoce. Ma lo sarà per poco: tempo di procedere con l’impeachment a Biden e scalzare Nancy Pelosi”. Trump sarà “in prima linea nelle elezioni del 2022 ed è evidente voglia correre nel 2024. È entusiasta di questo progetto: pensa a chi non lo ha sostenuto durante il suo impeachment e guarda ai candidati. Sta cominciando a dare il suo appoggio ai potenziali candidati alla Camera e ai possibili governatori”. Infine, ancora una battuta su Joe Biden e sulla sua incapacità di sedare le divisioni americane: “Impossibile. Se avesse voluto farlo, avrebbe chiesto di andare in fondo alla questione del voto, e non l’ha fatto. Nessuno in America pensa che Biden abbia ricevuto 12 milioni di voti più di Barack Obama”.

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