IL “BIDEN FURIOSO”: IL RETROSCENA USA SUL PRESIDENTE

Mentre Joe Biden è arrivato nella serata di lunedì al vertice Nato in Lituania a Vilnius (dopo la tappa in Uk dal Premier Sunak e dal Re Carlo III), dagli States rimbalzano alcuni retroscena clamorosi circa gli atteggiamenti e gli scatti d’ira che il Presidente americano dimostrerebbe con il suo staff lontano dai riflettori. Pacato, sereno, positivo in pubblico – dove però non mancano gaffe e momenti di panico quando non sembra “scollegarsi” per alcuni secondi dalla realtà circostante – mentre in privato non mancherebbero i momenti di tensione.



Lo scoop arriva dal sito “Axios” dopo aver parlato con alcuni insider della Casa Bianca che hanno assistito in prima persona alle scenate di Biden fuori dalla telecamere: «Come cazzo fai a non saperlo?!», o «Non provare a fregarmi!», e ancora «Vattene fuori di qui!» sarebbero le frasi più frequenti usate dal Presidente dem per rivolgersi allo staff, alle volte attonito per i modi. Scatti d’ira, improperi, veri e propri insulti al suo staff: insomma Biden si avvia alle prossime Primarie del Partito Democratico (verso le Presidenziali 2024) con l’aurea in pubblico di “pacato” (per i fan), “impaurito e debole” per i detrattori. Ma la realtà del personaggio sembra avvicinarlo molto più di quanto si possa pensare al rivale Gop Donald Trump.



IMBARAZZO TRA I DEM: “SE JOE BIDEN TI INSULTA È PERCHÈ TI RISPETTA…”

Tra le scenate peggiori, racconta ancora il portale “Axios”, Biden le ha riservate all’allora responsabile Covid Jeff Zients verso la fine del 2021: gli insulti e la minaccia di cacciarlo è scattata, raccontano gli insider, quando v’era «carenza di kit per i test». «Nessuno è al sicuro», rivelano ancora dagli States alcuni funzionari della Casa Bianca, ad essere attaccati sarebbero sia membri “junior” che “senior” nello staff presidenziale.

L’imbarazzo corre tra i Dem già impegnati a capire se vi possono essere “alternative” credibili a Joe Biden in vista delle Presidenziali da contrapporre a Trump/De Santis: e così alle polemiche nate per il “Biden furioso” dagli ambienti liberal Usa si reagisce con la controversa tesi dell’insulto come elemento di forza e rispetto di un Presidente altrimenti considerato troppo “buonista”. «Ho capito che avevamo un bel rapporto di fiducia quando mi ha urlato la prima volta», ha raccontato l’ex portavoce della Casa Bianca, Jen Psaky, nell’ultimo libro “The Fight of His Life: Inside Joe Biden’s White House”. Alcuni fra i dem ritengono che «Se non ti urla contro vuol dire che non ti rispetta», e altre “scuse” del genere vengono riportate. Non sono pochi invece quelli che tra i suoi collaboratori spingerebbero per far emergere questo suo lato “deciso” anche in pubblico per provare a rispondere alle accuse di debolezza e fragilità in arrivo dall’elettorato repubblicano ormai dall’intero mandato.