Joe Biden è pronto a schierarsi a fianco dei suoi soldati e di quelli dell’Ucraina. A spiegarlo è stato lo stesso commander in chief parlando nelle scorse ore in conferenza stampa, così come si vede dal video pubblicato qui sotto: “Se c’è da andare in guerra – ha detto l’uomo più potente al mondo – vengo con voi ragazzi”. Biden è convinto che il conflitto ucraino-russo sarà tutt’altro che una guerra lampo: “Questa guerra durerà a lungo ma gli Stati Uniti rimarranno al fianco dell’Ucraina”, parlando con i delegati sindacali di tutto il Paese.



“La Russia ha già fallito nel raggiungere gli obiettivi iniziali del conflitto – ha continuato – voleva cambiare il governo, ma Kiev è ancora in piedi”, tuttavia, “la lotta è tutt’altro che finita”. Joe Biden non poteva non soffermarsi sulle immagini che sono giunte in questi giorni da Bucha, definendole “orribili”, denunciando “gravissimi crimini di guerra”. Il commander in chief ha poi parlato di “civili giustiziati a sangue freddo” e ha sottolineato che “le nazioni responsabili devono unirsi perché i colpevoli” di questi crimini “siamo chiamati a risponderne”.



JOE BIDEN: “STIAMO BLOCCANDO LE ATTIVITA’ DELLE BANCHE RUSSE”

Nelle scorse ore sono state imposte nuove sanzioni nei confronti di Mosca, e a riguardo Joe Biden ha spiegato che “Stiamo bloccando” tutte le attività negli Stati Uniti di Sberbank ed Alfa Bank, due note banche russe e “nessuno riuscirà a toccare un centesimo dei soldi depositati nelle nostre filiali”. In merito invece agli investimenti degli Stati Uniti in Russia, Biden ha assicurato che “Tutti gli investimenti americani in Russia saranno bloccati da un disegno di legge in approvazione”, spiegando che “600 aziende” americane starebbero abbandonando la Russia.



Il presidente americano ha quindi espresso ancora una volta il proprio pensiero con fermezza nei confronti di Mosca, anche se in quest’occasione non ha parlato direttamente di Vladimir Putin, così come invece aveva fatto in un passato recente. Senza dubbio le dichiarazioni giungeranno anche in Russia, di conseguenza ci si attende la reazione da qui a breve.