Joe Biden potrebbe soffrire di declino cognitivo. Il sospetto, come riportato dal Wall Street Journal, è sorto ad alcuni politici in occasione dei recenti incontri con il presidente degli Stati Uniti. Le fonti, rimaste anonime, hanno rivelato che il capo di Stato ha avuto dei comportamenti insoliti, che hanno destato non poco scalpore nell’ambiente. È anche in virtù di ciò che le voci sul suo futuro lontano dalla Casa Bianca si rincorrono sempre di più.



L’ottantunenne, in particolare, avrebbe dei problemi di memoria. È per questo motivo che alle riunioni si presenterebbe con taccuini presi di appunti, con gli argomenti principali da trattare evidenziati in modo vistoso. È ciò che sarebbe accaduto, ad esempio, anche nel cruciale incontro che Joe Biden ha avuto con i leader del Congresso nell’ala ovest a gennaio scorso per negoziare un accordo di finanziamento per l’Ucraina. Ma la lista degli episodi simili pare sia lunga.



Non solo problemi di memoria per Joe Biden: il presidente degli Usa distratto e confuso

La memoria ballerina non è l’unico elemento che fa preoccupare i sostenitori di Joe Biden. I politici che lo hanno avuto vicino in questi mesi importanti per le sorti dell’Occidente, infatti, raccontano di un presidente degli Stati Uniti “confuso e distratto”, al punto da rimanere con gli occhi chiusi per diversi minuti nel corso delle discussioni politiche. Nei suoi interventi, spesso interrotti da lunghe pause, avrebbe anche mantenuto un tono di voce molto basso, tanto che gli altri presenti avrebbero fatto fatica a comprendere le sue parole. Inoltre, avrebbe spesso borbottato.



Insomma, Joe Biden allo stato attuale alternerebbe momenti di lucidità a momenti di confusione. È così che il suo futuro nella politica americana sembra essere in bilico, soprattutto in virtù delle imminenti Elezioni Presidenziali in programma negli Stati Uniti, che già in partenza vedono Donald Trump favorito.