Archiviata l’amministrazione Donald Trump, la Cina resterà un problema anche per Joe Biden. Questo quanto sostengono i servizi segreti Usa: secondo William Evanina, direttore del controspionaggio statunitense, Pechino ha provato a spiare il nuovo presidente degli States. In base a quanto ricostruito dagli esperti, dal 3 novembre 2020 (data delle elezioni) è stata rilevata una intensificazione dell’attività cibernetica di matrice cinese diretta a costruire una rete di comunicazione di identità dissimulata, intorno a Joe Biden, i suoi amministratori e i funzionari ad essi collegati. Nel corso del think tank dell’Aspen Institute, Evanina ha messo in risalto che la volontà della Cina era quella di «immischiarsi» negli sforzi degli Stati Uniti per sviluppare un vaccino contro il coronavirus e nelle recenti elezioni. «Abbiamo assistito a un aumento di attività, che era stato pianificato e avevamo previsto, e la Cina avrebbe ora reindirizzato le proprie campagne di influenza alla nuova amministrazione», le parole di Evanina.
“JOE BIDEN SPIATO DALLA CINA”
I servizi segreti statunitensi hanno messo in risalto che Joe Biden non è il solo ad essere finito nel mirino della Cina: Pechino ha tentato di spiare tutti i volti della nuova amministrazione, comprese le persone a loro vicine. Ricordiamo che nel corso della campagna elettorale Donald Trump e Joe Biden si sono scambiati accuse pesanti, accusandosi a vicenda di essere influenzati da Pechino: il tycoon ha citato i rapporti d’affari del figlio di Biden, Hunter, in Cina, mentre il democratico ha acceso i riflettori sul «Chinese bank account» del repubblicano. Non è tutto: John Demers, capo della divisione per la sicurezza nazionale del dipartimento di giustizia, ha detto che centinaia di ricercatori cinesi con legami con le forze armate del loro paese sono stati identificati dagli investigatori dell’FBI durante l’estate. L’inchiesta, spiega la Bbc, è iniziata quando le autorità statunitensi hanno arrestato cinque o sei ricercatori cinesi che avevano nascosto la loro affiliazione con l’Esercito popolare di liberazione (PLA).