Il progetto è ambizioso ma punta in alto: recuperare l’asse Usa-Ue-Nato per contrastare il più possibile interessi e programmi di Cina e Russia. Il solco lo ha “segnato” ieri il Presidente americano Joe Biden quando ha annunciato la sua prima vera “tournée” in Europa per le prossime settimane: «Il mio viaggio in Europa serve a rilanciare le democrazie», ha spiegato dalla Casa Bianca il presidente eletto.
Rilanciare l’amicizia atlantica contro le intemerate di Pechino e Mosca, un obiettivo detto e ridetto in questi mesi dall’amministrazione Biden che ora passa però all’effettivo passo successivo: «È il momento di serrare i ranghi, soprattutto verso Cina e Russia. Realizzerò il rinnovato impegno dell’America verso alleati e partner. Dimostreremo che le democrazie sono capaci di vincere le sfide e dissuadere le minacce del nostro tempo». Primo appuntamento previsto venerdì al G7 in Cornovaglia, cui seguirò lunedì 14 giugno il summit NATO a Bruxelles e il 15 invece il bilaterale Usa-Ue: quarto e ultimo appuntamento, quello certamente più atteso, l’incontro a Ginevra il 16 giugno per il bilaterale con Vladimir Putin a soli pochi mesi dallo scambio di accuse memorabile «killer», «chi lo dice sa di esserlo».
NATO E UE, IL PROGRAMMA DI BIDEN
L’accordo raggiunto durante il G7 economico sulla “global minimum tax” è già un primo successo del piano Biden per un rinnovato accordo stringente tra Stati Uniti e Paesi europei: come scrive l’inviato di Repubblica Federico Rampini, gli Stati Uniti si presentano al G7 forti di una imponente crescita economica (già sorta negli ultimi mesi della presidenza Trump) con però il forte rischio dell’inflazione, che preoccupa finora in Europa anche i tedeschi. «Il G7 è un club di importatori di materie prime, tutte in forte rincaro. Ci saranno anche nuovi impegni per aiutare i paesi poveri nelle vaccinazioni: la pandemia non è ancora sconfitta», scrive il retroscena di Repubblica a firma Rampini. Sul fronte Nato, Biden sarebbe intenzionato a estendere l’articolo 5 dell’Alleanza Atlantica (dovere di mutua difesa) anche ai cyber-attacchi: «Dobbiamo governare le tecnologie secondo i nostri valori, non in base agli interessi degli autocrati», spiega il Presidente nel suo ultimo intervento pubblico. E poi ancora dazi, tecnologie, scontri geopolitici nel Medio Oriente: i temi che dovrà toccare Biden nel suo intenso viaggio europeo, confluiranno quasi tutti nell’ultimo vertice con Putin il prossimo 16 giugno. «Sarà l’occasione per sottolineare una delle maggiori differenze di questa Amministrazione democratica rispetto all’era Trump: nei confronti delle potenze autoritarie, Biden vuole dare più importanza ai diritti umani per cementare la coesione tra liberaldemocrazie», conclude l’inviato di Rep citando fonti americane.