VIDEO DISCORSO BIDEN ALLA NAZIONE: COSA HA DETTO E COSA NON HA SPIEGATO SUL RITIRO DALLA CORSA PER LA CASA BIANCA

«Ho venerazione per questa carica, ma di più amo il mio Paese»: così il Presidente Usa Joe Biden si è rivolto alla nazione nel discorso dallo Studio Ovale, così tanto atteso dopo una settimana dal semi-clamoroso ritiro dalla corsa per la Casa Bianca. Biden ha parlato agli Stati Uniti dopo essere uscito dall’isolamento per Covid e dopo aver dato il suo endorsement alla vicepresidente Kamala Harris per la convention Dem in arrivo il prossimo 19 agosto: sono però tanti i punti non spiegati, primo fra tutti il motivo chiave per cui ha deciso di abbandonare la corsa verso le Elezioni Presidenziali di novembre 2024.



Ha parlato di essersi meritato la rielezione ma senza sottolineare perché allora si è trovato a fare un passo indietro: non ha fatto accenno a malanni, malattie o difficoltà fisiche, non ha risposto su chi ritiene che vi possano essere motivi di pressioni da parte del Partito Dem dopo le evidenti défaillance viste nel dibattito tv contro Trump. Non solo, non ha inoltre fatta menzione del suo avversario repubblicano e non ha spiegato come potrebbe articolarsi la convention dei Democratici: ha fatto un testamento politico e “spirituale”, un lascito da quello che considera il «servizio più grande che ho dato per il mio Paese». Tante però le ombre che restano dopo questo discorso dallo Studio Ovale e forse rimarranno visto che ad oggi ancora non è chiaro perché Joe Biden abbia lasciato la candidatura Dem, o meglio, non ha voluto spiegarci la sua versione.



JOE BIDEN: “MERITAVO LA RIELEZIONE… KAMALA HARRIS È TOSTA. ECCO COSA FARÒ NEI PROSSIMI 6 MESI”

«Credo che il mio primato come presidente, la mia leadership nel mondo, la mia visione per il futuro dell’America meritassero tutti un secondo mandato», ha detto nel suo discorso alla nazione il Presidente Usa Joe Biden accedendo di essersi ritirato dalle Presidenziali in quanto «niente, può ostacolare il salvataggio della nostra democrazia, inclusa l’ambizione personale». Nel rileggere stamani il discorso agli Usa tenuto nella notte italiana quel passaggio pare una sorta di attacco, contenuto ma effettivo, ad alcune aree del “deep state” democratico che lo avrebbero portato al ritiro: «Nelle ultime settimane mi è apparso chiaro che devo unire il mio partito in questo impegno critico. Credo che i miei risultati come Presidente, la mia leadership nel mondo, la mia visione del futuro dell’America meritassero un secondo mandato».



Nei prossimi 6 mesi che gli rimangono da Presidente in carica ma uscente, Biden spiega di voler proseguire la sua permanenza alla Casa Bianca (che ieri ha smentito categoricamente le ipotesi di dimissioni prima del voto di novembre, con conseguente ingresso nello Studio Ovale della vice Kamala Harris) per combattere l’inflazione, difendere i diritti degli americani e proseguire negli impegni internazionali con due guerre in corso. Qui Biden in maniera forse un po’ “ambigua” da un lato ha rivendicato di essere il primo Presidente della storia degli Usa a lasciare l’America «non impegnata in nessuna guerra nel mondo», dall’altro però subito dopo sottolinea come «mi impegno a non lasciare che Nelle ultime settimane mi è apparso chiaro che devo unire il mio partito in questo impegno critico. Credo che i miei risultati come Presidente, la mia leadership nel mondo, la mia visione del futuro dell’America meritassero un secondo mandato». Gli Usa non in guerra direttamente ma in primissima linea tanto nel conflitto ucraino-russo quanto in Medio Oriente, questo non può essere dimenticato, tanto che lo stesso Biden ha poi aggiunto «Manterremo la Nato più forte, più potente e più unita rispetto ad ogni altro momento della nostra storia». Capitolo Kamala, il Presidente Usa ribadisce il sostegno alla sua n.2 spiegando che tra 100 giorni il popolo americano «sceglierà il futuro, Io ho fatto la mia scelta. Voglio ringraziare la nostra grande vicepresidente Kamala Harris: è esperta, è dura, è capace. E’ stata una partner incredibile per me e una leader per il nostro paese».