La crisi dei migranti in Europa

Nell’ultimo periodo l’Europa è interessata da una nuova crisi dei migranti che stanno giungendo in larga parte attraverso le rotte illegali e stanno mettendo in grave crisi i sistemi di accoglienza europea. Ogni paese sta pensando alle sue strategie, tra chi preferisce limitare gli accessi e chi, invece, come la Francia, punta ad interrompere completamente la rotte con pattugliamenti più frequenti ed espulsioni più semplici.



In questo contesto sui migranti, il piano dell’Italia, sostenuto a gran voce del Presidente Giorgia Meloni fin dalla campagna elettorale, prevederebbe l’interruzione delle rotte illegali direttamente delle spiagge di partenze, stimolando la cooperazione con i governi esteri al fine di ridurre al minimo indispensabile (e soprattutto ai meccanismi legali), l’accoglienza. Ed un timido segnale di apertura da parte dell’Europa è arrivato proprio in queste ore, alla vigilia del G7 che si terrà in Germania e che sarà in parte incentrato anche su questo tema. A parlare è stata la socialdemocratica Ylva Johansson, commissaria europea agli Affari Esteri che ha detto che l’Unione è pronta ad “aiutare e sostenere” i paesi membri in questa drammatica situazione.



Johansson e l’apertura europea sui migranti

Insomma, secondo la commissaria agli Affari Esteri dell’Unione Europea, in merito ai migranti ora come ora si deve discutere soprattutto sul “salvare le vite umane”. “Il modo migliore per salvarle”, ha spiegato, “è impedire alle persone di intraprendere questi viaggi. Abbiamo visto un numero crescente di arrivi attraverso la rotta del Mediterraneo Centrale”, che porta i migranti in Italia, e “abbiamo visto che la maggior parte delle nazionalità che arrivano, probabilmente, non hanno bisogno di protezione internazionale“.



Si tratta, insomma, di rotte rischiose “a volte mortali”, che i migranti intraprendono in alcuni casi senza una reale necessità di asilo. “Abbiamo bisogno”, ha continuato Johansson, “di un sistema adeguato di solidarietà e responsabilità, insieme all’Unione Europea. Per questo abbiamo proposto un nuovo passo di migrazione e asilo. Ho presentato una road map per assicurarmi che, insieme al Parlamento, gli Stati membri adottino tutte le proposte durante questa legislatura”. Il messaggio secondo la commissaria europea è chiaro: “non esiste un piano d’azione al mondo che possa essere meglio di un regolamento adeguato”, ribadendo che “siamo pronti a sostenere e aiutare” tutti gli Stati membri dell’Unione.