E’ morto John Andretti, nipote del pilota Mario. Aveva solo 56 anni e nelle scorse ore ha perso la sua personale battaglia contro il cancro. Era la primavera 2017 quando i dottori diagnosticarono ad Andretti il tumore al colon. Una notizia terribile ma John non si era abbattuto ed aveva iniziato a lottare come un leone fino alla buona notizia del 2018. Un anno dopo la diagnosi, infatti, lo stesso uscì allo scoperto dopo aver concluso il ciclo di chemioterapie, spiegando che il cancro si era fermato, e che quel terribile nemico aveva perso la sua battaglia. Nel frattempo lo stesso John aveva deciso di iniziare una campagna di sensibilizzazione attraverso la sua esperienza, #CheckIt4Andretti: “Non avrei mai parlato della mia situazione – raccontò in un’intervista di poco tempo fa – se non avessi pensato che questa cosa potesse essere utile per aiutare qualcuno. Sono una persona riservata”.
JOHN ANDRETTI E LA VITTORIA A DAYTONA NEL ’97
Peccato però che il cancro, nel 2018, aveva perso solo una battaglia, e si stava riorganizzando per la guerra, che si è appunto conclusa, con la sua triste vittoria, in queste ore. John Andretti non ce l’ha fatta, come comunicato dalla Andretti Autosport. Così come la maggior parte della sua famiglia, aveva dedicato la sua vita alle corse automobilistiche, anche se senza ottenere mai risultati esagerati. Il punto più alto è stato senza dubbio la vittoria con le Nascar a Daytona, pista storica, nel 1997. Con le stock car ha corso fino al 2010, ottenendo in totale due vittorie (l’altra nel 1999 a Martinsville) e disputando ben 393 gare. 37 volte si è piazzato nelle prime dieci posizioni. John Andretti ha corso anche tre stagioni nelle Indy Car, altra storica serie motoristica d’oltre oceano, vincendo una volta, in Australia nel 1991. Ha corso per ben 12 volte la 500 miglia di Indianapolis e sempre nel 1991 ha ottenuto il suo miglior piazzamento, il quinto posto.