John Bercow è stato per anni lo speaker della Camera dei Comuni del Regno Unito. Oggi è ospite a Che tempo che fa, dal momento che, con i suoi ‘ordeeer’, è diventato un personaggio anche in Italia. “Ha la consapevolezza di aver interpretato il suo ruolo in maniera inusuale?”, gli chiede subito Fabio Fazio. “Sì, mi sono reso conto a un certo punto di avere uno stile particolare. Ma il mio obiettivo, all’inizio, non era certamente quello di diventare famoso in Italia, in Europa”. Tutta questa attenzione è venuta dopo la Brexit. “Quando c’è una situazione di questo tipo, l’Europa si interessa del nostro accento, della nostra eccentricità…”. Ma se Bercow non fosse stato un uomo ‘particolare’ di suo, non sarebbe mai diventato quello che è oggi. Riguardo alla già citata Brexit, Bercow sostiene che sia il più grande errore che il Regno Unito ha commesso dal dopoguerra. “Però dobbiamo rispettare il risultato delle elezioni. Io sapevo ed ero conscio delle conseguenze”. Poi dichiara, un po’ rassegnato: “Il ritiro dall’Unione Europea si farà sicuramente rapidamente. Tutta la parte relativa ai trattati commerciali sarà invece più lunga”. (agg. di Rossella Pastore)
OSPITE A CHE TEMPO CHE FA
Da alcuni mesi a questa parte, la Camera dei Comuni del Regno Unito non è più la stessa senza di lui. Di tanto in tanto, pare sentire ancora riecheggiare i suoi proverbiali “Ordeeeeer”, che, secondo un conteggio elaborato dall’emittente d’Oltremanica BBC, in un decennio avrebbe pronunciato in 14mila occasioni. Magari concederà al pubblico italiano la possibilità di riascoltare il suo celebre grido: nella serata di oggi, domenica 15 dicembre, l’ex Speaker britannico John Bercow sarà ospite di “Che tempo che fa”, trasmissione di successo targata Rai e condotta da Fabio Fazio. Il 56enne (celebrerà le 57 primavere il prossimo 19 gennaio) sarà indubbiamente interrogato dal conduttore in merito al recente risultato elettorale pro Boris Johnson, che ha annunciato, “senza se e senza ma”, la Brexit entro il 31 gennaio 2020. Parole che, a onor del vero, Bercow ha già commentato ai microfoni di Sky News: “Questo risultato rappresenta una vittoria fenomenale per i Tory e permetterà al premier Johnson di portare a compimento la fase uno del processo di uscita dall’Europa entro la fine del primo mese del 2020”.
CHI È JOHN BERCOW
John Bercow discende da una famiglia ebraica. I suoi nonni paterni erano originari della Romania, infatti inizialmente il cognome era Berkowitz, poi convertito in Bercow in seguito al trasferimento in Inghilterra. Ha sempre dimostrato una spiccata attitudine nei confronti dello studio, con tanto di laurea con lode conseguita nel 1985 all’università dell’Essex : una passione, quella per la cultura personale e la formazione della propria persona, alla quale affiancò ben presto quella per la politica. Fu, infatti un attivista della frangia giovanile del partito conservatore, da cui poi si allontanò in quanto distante sotto alcuni punti di vista dalla sua linea di pensiero e dalla sua filosofia di vita. Divenne anche, nel 1986, presidente della Federazione degli studenti conservatori, sciolta però poco tempo dopo. È sposato con Sally Bercow, concorrente dell’ottava stagione dell’edizione britannica del Grande Fratello Vip e madrina di “Ambitious about Autism”, organizzazione attiva nell’ambito dell’autismo giovanile, alla quale fece una donazione di 100mila sterline nel 2011. I coniugi Bercow sono genitori di tre figli, che rispondono ai nomi di Oliver, Freddy e Gemima.
LA CARRIERA POLITICA DI JOHN BERCOW, “MISTER ORDER”
Per quattro anni consigliere del London Borough of Lambeth per il partito conservatore, incarico ricevuto alla giovane età di 23 anni, nel 1997 fu eletto alla Camera dei Comuni britannica, ottenendo nuova fiducia nelle tornate elettorali del 2001, del 2005, del 2010 e del 2015. Nel 2002 ha ricoperto anche il ruolo di ministro del Lavoro e delle Pensioni, salvo poi dimettersi: una scelta che lo stesso Bercow motivò con la divergenza di vedute circa il conservatorismo attuato dai partiti in materia di diritti per gli omosessuali. Dal 2003 al 2005, poi fu ministro per lo Sviluppo Internazionale. Raggiunse il picco di popolarità, tuttavia, a partire dal 22 giugno 2009, quando i deputati lo vollero come Speaker della Camera dei Comuni in luogo del dimissionario Michael Martin, abbandonando il partito conservatore al fine di evidenziare la propria neutralità. Infine, lo scorso 31 ottobre, il giorno della “Berxit”, rigorosamente con la lettera “e” a precedere la “r”: John Bercow, dopo due lustri, non è più lo Speaker della Camera dei Comuni. Al posto di “Mister Order”, dal 4 novembre, v’è Lindsay Hoyle, suo vice e braccio destro per molti anni. Questa, però, è un’altra storia.