I fratelli De Benedetti hanno deciso di vendere Gedi, gruppo editoriale che annovera i quotidiani la Repubblica, la Stampa, Il Secolo XIX, Espresso e diversi altri locali. A sganciare la “bomba” è Dagospia, secondo cui la decisione sarebbe stata presa ieri. Il gruppo verrà ceduto a John Elkann, attuale azionista al 6,2 per cento. Il nipote di Gianni Agnelli avrebbe fatto un’offerta difficile da respingere. «Il rampollo avrebbe messo sul tavolo una cifra che non si poteva rifiutare», ha infatti scritto il sito di Roberto D’Agostino. Ora avrà il compito di ristrutturare e spacchettare il gigante dell’editoria. Ma Dagospia ipotizza la vendita di Repubblica a Carlo De Benedetti, «che così potrebbe realizzare quella fondazione che sogna da tempo». Inoltre, Dagospia spiega che Elkann abbia già informato il premier Giuseppe Conte dell’operazione che sta portando a termine, «come si usa nella buona società», precisa il portale.



JOHN ELKANN COMPRA GEDI? “FRATELLI DE BENEDETTI HANNO DECISO DI VENDERE”

Il gruppo Gedi, quotato alla Borsa di Milano, è editore oltre alle pubblicazioni citate di altre 13 testate locali; fanno parte del gruppo anche tre emittenti radiofoniche nazionali (Radio Deejay, Radio Capital, m2o). Ora potrebbe passare nelle mani dell’attuale presidente di Fiat Chrysler Automobiles (FCA), FCA Italy e Ferrari. Nelle ultime settimane Carlo De Benedetti aveva parlato della necessità di risanare Gedi, attaccando però i figli. «Non accettano di riconoscere che non sono capaci di fare questo mestiere», aveva detto al Corriere della Sera, spiegando che i suoi figli «non hanno la passione per fare gli editori e neanche la competenza». Aveva fatto riferimento in particolare al figlio Rodolfo, «che lo considera un business declinante». Non hanno torto per il padre, ma quello dell’editore non è un mestiere qualsiasi. «La grande ingenuità dei miei figli è continuare da tempo a cercare un compratore per il gruppo. Una ricerca inutile: in Italia un compratore non c’è». E invece ora si parla di John Elkann.

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