E’ morto John Geddert, ex allenatore della nazionale di ginnastica degli Stati Uniti alle Olimpiadi di Londra del 2012. Il tecnico l’ha fatta finita, si è suicidato, e il tragico gesto è stato portato a termine poche ore dopo che la stessa vittima era stata incriminata dal tribunale del Michigan per ben 24 diversi reati, fra cui quello gravissimo di abusi sessuali. La notizia è stata data da una portavoce della procuratrice generale del Michigan, Dana Nessel, che ha in seguito commentato: “E’ una tragica fine di una tragica storia per tutte le persone coinvolte”.



John Geddert era stato condannato nella giornata di ieri, giovedì 25 febbraio, e oltre al reato di cui sopra era stato accusato anche di traffico di essere umani in merito alle ginnaste da lui allenate nella sua palestra, Twistars Gymnastics di Dimondale, in Michigan. La stessa palestra in cui lavorava Larry Nassar, ex medico della nazionale americana di ginnastica e dell’università locale, condannato con tre diverse sentenze per aver abusato sessualmente di centinaia di atlete, sia donne, che bambini, in vent’anni.



JOHN GEDDERT MORTO SUICIDA: LA VICENDA E IL COINVOLGIMENTO DI NASSAR

Alcuni di questi abusi erano stati commessi proprio nella palestra di John Geddert e questi aveva annunciato il suo ritiro il 23 gennaio del 2018, il giorno dopo che la Federazione statunitense di ginnastica aveva comunicato la sua sospensione dopo l’apertura di un’indagine nei suoi confronti. Secondo le ginnaste, Geddert avrebbe esercitato delle pressioni fisiche e psicologiche nei loro confronti, che avrebbero poi causato infortuni e problemi psichici. Dopo le indagini era stato inoltre accertato che l’ex tecnico della nazionale fosse colpevole, e accusato anche per aver “penetrato sessualmente” una ginnasta che aveva meno di 16 anni. Inoltre, sempre Geddert aveva mentito alla polizia dicendo di non essere a conoscenza dei crimini compiuti da Nassar nella sua palestra. Una triste pagina che si chiude forse definitivamente, ma sulla ginnastica a stelle e strisce di quegli anni resterà per sempre una macchia indelebile.

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