John Glen, sottosegretario al Tesoro britannico, nonchè uomo di fiducia del premier Rishi Sunak, è stato intervistato stamane dal quotidiano IlSole24Ore. Lo stesso si dice convinto che la tecnologia e l’intelligenza artificiale possano dare una spinta alla crescita della produttività del Regno Unito, che sta vivendo un periodo di crisi. L’ultimo dato dell’Ons segnala una contrazione dell’economia dell 0.5 per cento in luglio, dopo una crescita della stessa percentuale in giugno. “Certamente la situazione è difficile – spiega – la lotta all’inflazione ha portato a tassi di interesse elevati che non creano le condizioni ideali per gli investimenti e per la crescita. Quando ho assunto l’incarico attuale nell’ottobre scorso la recessione sembrava imminente”.



John Glen ha proseguito: “Da allora il Fondo monetario internazionale ha rivisto al rialzo dello 0,7% le previsioni di crescita per il Regno Unito, un vero record, e più di recente l’Ons ha rivisto i dati del periodo della pandemia, concludendo che la nostra economia non è stata il fanalino di coda del G7, come si è detto finora. La narrativa sul nostro Paese diventa molto diversa. Guardando avanti, la recessione non è affatto inevitabile. Non è realistico pensare che possa esserci un balzo immediato del Pil, ma l’importante è porre basi solide per una crescita sostenibile e andare avanti passo passo, che è quello che stiamo facendo”.



JOHN GLEN SULLA COLLABORAZIONE UK ITALIA E GLI AIUTI ALL’UCRAINA

John Glen ha parlato anche di possibili soluzioni congiunte fra Gran Bretagna e Italia, due nazioni che condividono il problema di una scarsa produttività: “La nostra crisi di produttività risale al 2008 con la crisi finanziaria e dura quindi da 15 anni, ma ci sono soluzioni possibili. Dobbiamo far tornare attive le centinaia di migliaia di persone che hanno lasciato il mercato del lavoro per varie ragioni. Dobbiamo investire in ricerca e sviluppo e in tecnologia, così come abbiamo investito 2,4 miliardi di sterline in IA negli ultimi anni. Su questo e altro vogliamo collaborare con l’Italia. I nostri due premier hanno stretto un’amicizia cordiale e collaborativa: insieme possiamo sfruttare l’enorme potenziale dell’intelligenza artificiale per aumentare la produttività e rilanciare la crescita”.



Chiusura dedicato al peso dei finanziamenti Uk all’Ucraina sulle casse dello Stato: “Il nostro impegno resterà costante, per il bene del mondo, per tutelare la democrazia e perchè sostenere l’Ucraina è la cosa giusta da fare. Apprezziamo molto il sostegno senza esitazioni dell’Italia su questo fronte, un altro tema sul quale l’intesa tra Londra e Roma è totale. Difendere l’Ucraina costa molto, ma sono soldi che vanno spesi. La nostra determinazione è assoluta. Whatever it takes”.