John Goodenough è morto all’età di 101 anni. Il fisico tedesco, come riportato da Il Messaggero, era noto per essere stato eletto Premio Nobel per la Chimica nel 2019 per l’invenzione delle batterie agli ioni di litio insieme allo statunitense Michael Stanley Whittingham e al giapponese Akira Yoshino. Era entrato alla storia per essere stato il più anziano ad ottenere il riconoscimento.



È stato membro della National Academy of Engineering, dell’Accademia nazionale delle scienze statunitense, dell’Accademia francese delle scienze, della Reale accademia delle scienze esatte, fisiche e naturali spagnola e dell’Accademia nazionale delle scienze indiana. I lavori che portano la sua firma sono numerosi. Per quanto riguarda la ricerca di base, si è focalizzato sul magnetismo e sulla trasformazione del comportamento degli ossidi dei metalli di transizione da isolanti magnetici a metalli, sviluppando un insieme di regole semi-empiriche che portano il suo nome. È stato inoltre autore di più di 550 articoli scientifici, 85 capitoli di libri e rassegne e cinque libri. Tra questi ultimi, figurano innanzitutto Magnetism and the Chemical Bond (1963) e Les oxydes des metaux de transition (1973).



John Goodenough è morto a 101 anni: il ricordo del Premio Nobel

La comunità scientifica è dunque a lutto per John Goodenough, morto a 101 anni dopo una straordinaria carriera. “L’eredità di Goodenough come brillante scienziato è incommensurabile: le sue scoperte hanno migliorato la vita di miliardi di persone in tutto il mondo. È stato un leader all’avanguardia nella ricerca scientifica per tutti i decenni della sua carriera e non ha mai smesso di cercare soluzioni innovative per l’accumulo di energia”, ha affermato il presidente dell’Università del Texas Jay Hartzell.



Ad annunciare la scomparsa del fisico, avvenuta per problemi di salute connessi all’età avanzata, è stato proprio l’Ateneo, di cui era professore emerito di ingegneria meccanica e scienze dei materiali.