John Lennon, immenso artista britannico ed ex membro dei Beatles, è morto l’8 dicembre del 1980, ucciso da Mark David Chapman. Il celebre cantante venne colpito da quattro proiettili sparati alle spalle da un fan squilibrato, con una pistola calibro .38, all’ingresso della residenza dell’artista di New York, il Dakota Building. John Lennon stava rincasando dopo essersi recato presso il Record Plant Studio insieme alla moglie Yōko Ono, quando è stato appunto raggiunto da un folle che l’ha colpito a morte. Il musicista dei Beatles non morì sul colpo ma venne soccorso in condizioni disperate per poi spirare poche ore presso l’ospedale Roosvelt dove nel frattempo era stato ricoverato. Stando a quanto sostenuto dai medici, nessuno avrebbe potuto sopravvivere per più di cinque minuti dopo le ferite ricevute, di conseguenza la sua vita terminò di fatto pochi istanti dopo gli spari. La notizia della morte di John Lennon si diffuse in fretta sui media e nel giro di poche ore una folla di fan si ritrovò proprio di fonte al Roosevelt Hospital e nel contempo davanti al Dakota Building.



Il suo assassino, Mark David Chapman, venne arrestato poco dopo aver commesso il fatto, e condannato ad una pena compresa fra i 20 anni e l’ergastolo, senza mai comunque mettere piede fuori dalla galera in quanto gli è stata ripetutamente negata la libertà vigilata per la sua pericolosità. John Lennon, poche ore prima di morire, era uscito dal portone dell’edificio in cui abitava assieme alla moglie Yoko Ono, per salire presso la limousine che li attendeva, quando è stato raggiunto dalla troupe della RKO Radio, e da un gruppo di fan in cerca di autografi.



JOHN LENNON: L’AUTOGRAFO A MARK DAVID CHAPMAN PRIMA DELLA MORTE

Tra di loro c’era proprio Mark David Chapman, 25enne guardia di sicurezza originaria di Honolulu, alle Hawaii. Il suo era stato un omicidio premeditato in quanto aveva viaggiato per New York proprio con l’intento di ammazzare John Lennon durante il precedente mese di ottobre, ma in quell’occasione aveva cambiato idea facendo ritorno a casa. Poco prima di uccidere la propria vittima, il fan aveva dato una copia di Double Fantasy a Lennon per un autografo, dopo di che l’artista gli chiese “È questo tutto quello che vuoi?”, rispondendo con un timido sì.

L’artista e la moglie erano quindi saliti sul loro mezzo per recarsi nello studio di registrazione, ma quando tornarono ritrovarono proprio Mark David Chapman: appena vide il musicista britannico prese la mira è sparò con la sua pistola. Il custode del Dakota, José Perdomo, riuscì a disarmare Chapman che nel frattempo si era tolto il cappotto e per bloccarsi in attesa dell’arrivo della polizia. Fra i due avvenne il famoso scambio di battute: “Sai che cosa hai appena fatto?”, “Sì, ho appena sparato a John Lennon”.