John Mark e Raimond, conosciuti come Gianmarco e Raimondo, sono i figli adottivi di Sandra e Raimondo, la celebre coppia della televisione italiana scomparsa nel 2010. La coppia dopo cinquant’anni d’amore non ha mai avuto figli naturali, ma in vita hanno deciso di adottare i coniugi filippini Magsino che sono arrivati come domestici nel 1990 nella loro casa di Milano. I “figli” John Mark e Raimond sono cresciuti con Sandra e Raimondo e ancora oggi devono tantissimo alla coppia, visto che grazie a loro hanno lavorato anche in televisione debuttando nella celebre sit com “Casa Vianello”.
A distanza di quasi undici anni dalla morte di Raimondo Vianello e di Sandra Mondaini, Gianmarco e Raimondo sono rimasti a vivere con la propria famiglia nella casa dei Vianello e si occupano il primo di network marketing e il secondo ha aperto una società immobiliare. Intervistati dal settimanale Oggi, i due “figli adottivi” hanno ricordato i loro amatissimi zii. Raimond ha detto: “di loro mi manca soprattutto la quotidianità: zio mi preparava la colazione e da piccolo, mi portava a guardare i cartoni animati per farmi felice”.
Figli adottivi di Sandra e Raimondo: “È stato doloroso vedere come si spegneva lentamente”
Gianmarco, invece, che con gli zii Sandra e Raimondo ha partecipato anche a “Cascina Vianello” ha dichiarato: “il trauma per la morte degli zii fu forte e sentivo psicologicamente il peso di dovere in qualche modo tutto a loro. Oggi rappresento per Monza e Brianza Cashback World, un centro commerciale digitale per aziende e privati”. La madre naturale dei ragazzi è Rosalie, la donna che nel 1990 ha cominciato a lavorare presso “Casa Vianello” ha ricordato: “leggemmo le referenze per entrare a lavorare in questa casa. Sandra chiedeva espressamente una coppia con un figlio piccolo, disposta a vivere qui. John Mark aveva appena sei mesi e siamo stati assieme e al loro servizio facendo una vita normalissima per vent’anni”. Una vita fatta di grande affetto come sottolinea la donna: “il valore più grande che ci hanno lasciato è stato l’affetto. Il periodo più difficile? Prima la malattia e la morte di Raimondo e subito dopo il declino di Sandra. È stato doloroso vedere come si spegneva lentamente”.