Gli Stati Uniti almeno fino a novembre vedranno praticamente in maniera indissolubilmente legati i temi coronavirus ed elezioni presidenziali: le rispettive campagne elettorali di Joe Biden e Donald Trump già sono impiantate sull’accusare l’avversario di non essere in grado di gestire la crisi Covid, tanto sul fronte sanitario quanto sul lato economico. I casi crescono con gli Usa che restano il Paese più colpito con oltre 176mila morti (seguono il Brasile con 114.744, Messico con 60.254, India con 56.706) ma gli ultimi dati della Johns Hopkins University mostrano un dato in controtendenza che i media Usa non hanno evidenziato finora, eccetto il flash-news live della CNN: gli Stati Uniti hanno segnalato più di 5,7 milioni di casi di coronavirus dall’inizio della pandemia, ma i nuovi casi sembrano essere in calo in molti stati. Sono infatti almeno 25 gli Stati che segnalano meno casi nella settimana in corso rispetto a quella precedente: altri 14 casi hanno invece un numero costante di casi mentre sono solo 11 gli Stati che riferiscono di un aumento di nuovi casi, anche se comunque in nessun territorio Usa si vede un aumento considerevole superiore al 50%.
CORONAVIRUS USA: CAOS DOPO ANNUNCIO TRUMP
Il Covid-19 negli Usa non significa certo che sia sconfitto, tutt’altro, ma resta il dato da segnalare sulla possibile riduzione in alcune aree del Paese della “virulenza” dello stesso coronavirus: nel frattempo, la politica americana nelle ultime ore si scontra sull’annuncio fatto ieri dal Presidente Donald Trump in merito alla terapia con plasma iperimmune autorizzata dalla FDA (Food and drug administration) da somministrare ai soggetti malati come potente terapia anti-virus. «Si tratta di un annuncio storico, è la cura più urgente che possiamo usare in questo momento», ha detto ieri il candidato Repubblicano, «I test hanno dimostrato che il 35% dei pazienti guarisce completamente con il plasma convalescente». Di contro, il Financial Times e alcuni quotidiani americani valutano l’annuncio come una sorta di “arma elettorale” per contrapporsi ai Dem di Joe Biden: «la sua amministrazione sta cercando di aggirare i normali standard normativi statunitensi per accelerare sul vaccino sperimentale da utilizzare negli Usa prima delle elezioni presidenziali».