Johnson & Johnson propone un risarcimento di 8.9 miliardi di dollari per le 70mila persone malate di cancro o familiari delle vittime, che hanno fatto causa all’azienda. Sono infatti decine di migliaia le persone che negli Stati uniti e in Canada hanno fatto causa all’azienda, che avrebbe venduto talco contaminato da amianto. Dopo dieci anni di battaglie legali, l’azienda ha proposto un maxi risarcimento, assumendosi la responsabilità a fronte delle decine di migliaia di cause intentate dalle vittime e su pressione del governo statunitense.



Come sottolineano i media statunitensi, la società ha tentato in tutti i modi di minimizzare i danni causati alle persone, cercando di “scagionare” il prodotto, talco contaminato da amianti utilizzato da migliaia di consumatori tra Usa e Canada. L’azienda ha prima accusato di disinformazione i querelanti e poi proposto un accordo da 2 miliardi per risolvere la questione. L’ultima proposta, però, è da 8.9 miliardi.



Johnson & Johnson, l‘azienda non ammette le proprie responsabilità

Erik Haas, vicepresidente dell’azienda, sostiene ancora, nonostante la proposta di risarcimento avanzata, che le accuse delle vittime siano pretestuose e prive di fondamento scientifico. Quasi dieci anni dopo i primi casi, l’azienda ha sospeso le vendite di talco in Canada e negli Stati Uniti. Non è mai arrivata però un’ammissione di illecito o una sentenza penale, nonostante la proposta di risarcimento. Si tratta di un accordo che serve proprio a evitare che si chiuda il procedimento a carico di Johnson & Johnson.



Molte delle vittime hanno già fatto sapere che non hanno intenzione di accettare il risarcimento: vogliono proseguire nella battaglia legale per veder riconosciuti i propri diritti. L’accordo non è infatti definitivo: il tribunale incaricato del processo dovrà accettare sia la proposta, sia la richiesta di bancarotta della società sussidiaria di Johnson & Johnson che prenderà in carico il risarcimento. Prima ancora, però, la maggioranza dei querelanti deve accettare la proposta: non è detto che l’azienda riesca nel proprio intento.