La multinazionale farmaceutica Johnson & Johnson ha fatto sapere tramite il proprio sito web ufficiale che la sua controllata LTL Management LLC farà appello nei confronti della sentenza emessa dal Tribunale fallimentare degli Stati Uniti per il distretto del New Jersey in merito al caso di fallimento LTL depositato. LTL ha comunicato un piano di riorganizzazione con un accordo senza precedenti da 8,9 miliardi di dollari di modo da risolvere tutte le controversie in atto riguardanti il talco cancerogeno, ed è supportata da avvocati che rappresentano circa 60mila ricorrenti.



“Siamo rispettosamente in disaccordo con la conclusione del Tribunale fallimentare secondo cui la ‘responsabilità sostanziale’ che LTL deve affrontare a causa dell’enorme volume di richieste di talco avanzate contro di essa non stabilisce un disagio finanziario ‘immediato’ secondo lo standard imposto dal Terzo Circuito, che di per sé non si trova da nessuna parte nel Codice Fallimentare ed è contrario all’autorità persuasiva di altri tribunali circoscrizionali e alle direttive della Corte Suprema degli Stati Uniti”, le parole di Erik Haas, Vicepresidente di J&J. E ancora: “Il Codice Fallimentare non richiede che un’impresa venga travolta dalle ‘fiamme’ per cercare una riorganizzazione sostenuta dalla stragrande maggioranza dei ricorrenti. Come ha sottolineato la Corte fallimentare nella sua decisione, continueremo a collaborare con i legali che rappresentano circa 60.000 ricorrenti per perseguire una risoluzione delle controversie relative al talco”.



JOHNSON JOHNSON PRESENTA ISTANZA DI FALLIMENTO: ECCO LA NOTA DELLA SOCIETA’

“Nel caso in cui dovessimo tornare al sistema della responsabilità civile – prosegue l’azienda – dove abbiamo prevalso nella stragrande maggioranza dei casi processati, discuteremo vigorosamente queste pretese infondate e intraprenderemo le nostre azioni per affrontare gli abusi forensi dei querelanti che hanno generato questo contenzioso spurio”.

Secondo Johnson & Johnson portare avanti questi casi nell’ambito del sistema di responsabilità civile richiederebbe decenni oltre a miliardi di dollari che verrebbero spesi principalmente in delle parcelle legali. In quei casi che giungono poi a processo, la maggior parte dei ricorrenti non riceve nulla. Chiedendo istanza di fallimento Johnson & Johnson risparmierebbe quindi un ammontare di denaro ingente derivante da eventuali cause che potrebbero presentarsi in futuro.