Il Financial Times Europe parla del caso di Johnson & Johnson, che ha recentemente annunciato lo scorporo della divisione Consumer Health e la produzione di farmaci e dispositivi medici. Si tratta dell’operazione di ristrutturazione aziendale più grande dei suoi 135 anni di storia, ma non ha placato le accuse rivolte al suo talco, che sarebbe responsabile di aver provocato dei tumori. La mossa di Johnson & Johnson si inserisce nel contesto di un settore, quello sanitario, in cui le vendite di prodotti come shampoo e creme sono lente ma costanti, mentre invece lo sviluppo e la commercializzazione di farmaci di massa diventa un business ad alto rischio e allo stesso tempo ad alto rendimento.



In campo prettamente medico, Johnson & Johnson potrebbe totalizzare 80 miliardi di dollari in vendite di trattamenti contro i tumori, vaccini e strumenti chirurgici, mentre la neonata divisione Consumer dovrebbe fruttare 15 miliardi di dollari. Tuttavia, svela il Financial Times Europe, pochi giorni prima di completare la più grande offerta pubblica iniziale degli Stati Uniti, la divisione Customer è stata travolta dalle accuse rivolte al talco prodotto dall’azienda, considerato la causa scatenante di tumori.



Talco Johnson & Johnson e l’accusa di provocare tumori: gli ultimi sviluppi

La divisione Consumer Health di Johnson & Johnson si occuperà delle vendite di farmaci da banco e marchi sanitari come Tylenol e Band-Aid, così come i prodotti in polvere per bambini di J&J, mentre alcuni di quelli che contengono talco saranno gradualmente eliminati dal mercato. Ciò tuttavia non ha placato le ire delle decine di migliaia di persone (oltre 70.000) che hanno fatto richiesta di risarcimento per aver sviluppato dei tumori dopo aver usato il talco dell’azienda. Una delle nuove cause arriva dalla Louisiana, dove una persone sostiene di aver contratto il mesotelioma in conseguenza all’uso del talco Johnson & Johnson contaminato con amianto.



Come spiega il Financial Times Europe, gli avvocati che lavorano per i ricorrenti affermano che potrebbe trattarsi della prima di molte richieste di risarcimento presentate contro le divisioni Johnson & Johnson, anche quelle che non sono state precedentemente coinvolte in cause legali. L’azienda ha recentemente proposto un accordo del valore di 8,9 miliardi di dollari, dichiarando che il talco è privo di amianto e non causa tumori. Allo stesso tempo, ha precisato di preferire la liquidazione delle richieste attuali e future alle battaglie legali che potrebbero trascinarsi per decenni nei tribunali.