Ci sono ancora dubbi sulla morte di Jois Pedone, il 20enne di Vasto scomparso nella notte tra il 20 e 21 agosto, poi trovato dalla Guardia Costiera tra gli scogli nella zona di Punta Penna. L’ipotesi del suicidio non convince la famiglia. “Mio nipote, lo dico e lo ripeto, non ha fatto un gesto volontario, indotto sì. Lo penso al 99,99%, se non di più. Hanno fatto un lavaggio psicologico molto potente”, ha dichiarato la nonna ai microfoni di Chi l’ha visto.



Jois Pedone era studente della facoltà di Economia a Parma, ma a luglio era tornato a Vasto e aveva scelto di lavorare su un trabocco. Sarebbe dovuto tornare nella città emiliana a fine agosto. Il suo cellulare ha smesso di funzionare alle 3 della notte in cui è scomparso. Una rudimentale zavorra legata ad una caviglia con una fune ha fatto pensare ad un suicidio, ma la famiglia sospetta altro: un rito di iniziazione o un gioco finito male. La Procura di Vasto non ha mai smesso di indagare sul caso, che verrà trattato nella puntata di oggi da Chi l’ha visto, che tra l’altro ha elementi nuovi da presentare “per capire perché il 20enne non sia più con noi”. Potrebbero forse riguardare l’autopsia, a cui hanno assistito i periti di parte e che è stata eseguita nelle scorse settimane.



JOIS PEDONE, ATTESI RISULTATI AUTOPSIA ED ESAMI

Il medico legale Marco Piattelli non ha sciolto le riserve sulle cause del decesso e sull’origine delle ferite presenti sulla salma di Jois Pedone. “Sono stati fatti tutti gli accertamenti, il medico legale non si è pronunciato, riservandosi di attendere l’esito di tutti gli esami”, ha confermato nelle scorse settimane a Il Messaggero l’avvocato Carmine Di Risio, che assiste la famiglia Pedone. Il cadavere di Jois Pedone è stato ritrovato in un tratto di mare antistante gli scogli. Potrebbero essere stati questi a causargli le ferite? Inoltre, è stato trovato con un peso legato al piede.



Per i famigliari il ragazzo era sereno e non aveva dato segnali preoccupanti. Ad esempio, la madre Mary Nora Ramundi ha riferito che il figlio aveva già acquistato il biglietto per tornare nella sua città universitaria, cioè Parma. Si tratta di un elemento che non fa pensare alla possibilità di un gesto estremo. Nel frattempo proseguono le indagini della Procura della Repubblica di Vasto, che non ha finora smesso di cercare la verità sulla morte di Jois Pedone. Ma potrebbero esserci delle novità, come anticipato da Chi l’ha visto.