Nel giallo di Jois Pedone, 20enne trovato morto in mare a Vasto il 22 agosto scorso, alla base di un trabocco di Punta Penna, spuntano nuove ombre dopo i dubbi espressi dalla famiglia ai microfoni di Chi l’ha visto?. Secondo i parenti, il caso non può essere qualificato come suicidio e ci sarebbero alcuni elementi particolari a deporre a favore di uno scenario diverso rispetto all’ipotesi di un gesto estremo di natura volontaria. Il cadavere di Jois Pedone è stato ritrovato immerso in posizione verticale, un borsone pieno di sabbia come zavorra legato alla caviglia e uno strano segno, una lettera “Z”, inciso sul collo. Una sorta di simbolo che, stando al parere dello zio della vittima, il giorno prima della scomparsa di Jois Pedone non c’era e che potrebbe essere stato prodotto con una lama o un ferro roventi. Lo studente 20enne, secondo la nonna, potrebbe essere stato indotto a togliersi la vita ma non avrebbe mai preso una decisione simile in totale autonomia.



Federica Sciarelli torna sul mistero di Jois Pedone e nella nuova puntata della sua trasmissione affronta alcuni elementi che potrebbero rivelarsi centrali per risolvere il giallo. Dopo la notizia relativa a un messaggio vocale che il 20enne avrebbe inviato a un’amica spiegando di aver fatto “un patto di sangue” con una donna non menzionata nell’audio, emerge che Jois Pedone avrebbe avuto contatti con una presunta “sacerdotessa“. Una figura che in qualche modo rafforzerebbe l’ipotesi di una setta dietro le quinte della vicenda.



Jois Pedone finito in una setta? Il giallo della “sacerdotessa”

La morte di Jois Pedone torna ancora davanti alle telecamere di Chi l’ha visto? in una nuova puntata che porta a galla nuovi elementi del giallo. Il 20enne, secondo quanto raccolto dalla trasmissione di Federica Sciarelli, avrebbe inviato un messaggio vocale a un’amica e il contenuto dell’audio rimanderebbe a un presunto “patto di sangue” con una misteriosa lei. Davvero Jois Pedone è finito nelle trame di una setta? L’interrogativo si farebbe sempre più centrale nella vicenda del giovane studente di Economia trovato morto nelle acque del mare di Vasto il 22 agosto scorso, deceduto in circostanze ancora non chiarite.



Nel mistero si innesterebbe la figura di una presunta “sacerdotessa”, una donna con cui il 20enne sarebbe entrato in contatto e di cui non sarebbe emersa l’identità. Non sarebbe chiaro, inoltre, se in realtà dietro questo soprannome possa celarsi un uomo. La trasmissione di Rai3 ha mandato in onda le parole dell’enigmatico messaggio vocale di Jois Pedone: “Io e lei abbiamo fatto un patto di sangue, io non so come lo intendi tu, non so lei quanto effettivamente fosse capace o comunque abbia influito. Abbiamo fatto una sorta di rituale, ha fatto un pentacolo, un cerchio di sale, ci siamo bucati le dita, ci siamo bevuti l’uno il sangue dell’altro“. Questo, e altri strani eventi intorno al caso di Jois Pedone segnalati dalla famiglia, al momento resta avvolto nel mistero.