Jolanda Bonino, presidente di ACTA Azione Contro Truffe Affettive e Lotta Cybercrime, è stata intervistata da Storie Italiane, per parlare del caso delle truffe amorose. “Ho dato dei soldi, 850 euro, sono stata vittima come è stato Cazzaniga e tutte le altre 15mila persone che ho sentito in questi 8 anni, la mia è una truffa che risale al 2014, sono stata vittima del mito della caverna di Platone, vedevo una realtà distorta perchè sono stata manipolata, io vedevo le proiezioni delle mie fantasie”. Quindi Jolanda Bonino ha aggiunto: “Questa truffa è una violenza fortissima, è uno stupro virtuale ed emotivo, poi ci sono anche quelle dal vero… è un femminicidio in vita e questa tipologia di truffa prevede un escalation di violenze, io mi sono fermato al settimo e ottavo grado ma c’è gente come Cazzaniga che è andato oltre e si arriva al 17esimo scalino”.



Quindi ha raccontato la sua storia: “A me è successo che sono stata agganciata su un social francese da un tizio. Il metodo è sempre lo stesso, ci sono 12 copioni più o meno uguali, ma la truffa è calata in base alla persona, ti studiano quando ti agganciano, in pratica vieni indotta tuo malgrado a farti scivolare in una favola. All’inizio le cose che ti fanno andare avanti in questa storia sono belle, e in alcuni casi ci sono anche degli innamoramenti. Vengono colpite persone buone d’animo e che non si girano dall’altra parte quando trovano persone che hanno problemi. Capisco che la gente che non conosce il fenomeno parla di cose allucinanti (riferendosi alle donazioni di denaro effettuate ad esempio dal pallavolista Cazzaniga ndr), il fatto è che quella persona non diventa uno sconosciuto, ma una persona che vedi tutti i giorni. Le storie vanno dai tre mesi fino ai 15/20 anni e più vai in la col tempo e più è difficilissimo uscirne, noi la chiamiamo la tela del ragno”.



JOLANDA BONINO E LA TRUFFA A GIANNA ORRU: LE SUE PAROLE

In studio anche Gianna Orru, mamma di Valeria Marini, truffata per 335mila euro: “La mia non era una truffa affettiva, io ho tutta la documentazione in mano. Sono talmente arrabbiata che pensare a questa persona a cui ho dato fiducia, e che era sempre solo e gli ho fatto conoscere una, adesso paziento che la giustizia quando arriverà mi darà udienza”.

Jolanda Bonino ha replicato: “Comunque c’era un discorso di fiducia. Volevo solo complimentarmi con la signora Gianna che è stata bravissima nel denunciare, la cosa importante delle truffe è uscire allo scoperto, non c’è nulla di cui vergognarsi, siamo persone per bene che cadono in certi meccanismi perchè c’è una manipolazione dietro. Le persone devono uscire allo scoperto non è solo un dramma individuale ma è collettivo, dobbiamo creare un allarme sociale”.