Si chiama Jonathan Bailey ma nelle ultime settimane tutti lo conoscono come il bel Anthony Bridgerton, primogenito della famiglia il cui nome dà il titolo alla ormai celeberrima serie Tv di Netflix. Dopo il grande successo avuto dalla serie (già rinnovata per una seconda stagione), l’attore, che sarà il protagonista assoluto dei prossimi episodi, ha deciso di raccontare alcuni retroscena dal set ma, soprattutto, sulla sua vita personale in un’intervista rilasciata a Vanity Fair.



Bailey ha infatti dichiarato la sua omosessualità: “Molti mi dicevano di non fare coming out, avvisandomi che negli studios accettano che tu sia ‘gay, ma non troppo‘. – ha ammesso l’attore, per poi aggiungere – Credo che non dovrebbe importare quale ruolo tu interpreti. Eppure sembra esistere una linea di pensiero secondo la quale uomini apertamente gay, non possano diventare protagonisti maschili etero”.



Jonathan Bailey: “raccontare l’omosessualità o temi vicini è una necessità”

L’attore britannico, oggi vero e proprio sex symbol, ha svelato di aver voluto ignorare questi consigli, decidendo di essere se stesso completamente. “Le conversazioni più conservatrici che ho avuto sono state con uomini gay di questa industria. – ha allora raccontato Bailey – Ho avvertito come un senso di vergogna palpabile. Dall’altra parte raccontare l’omosessualità o temi vicini è una necessità e quindi l’industria ha anche bisogno di attori gay.” D’altronde l’attore è convinto che “ci sia una ragione se i personaggi omosessuali sono interessanti. Spesso infatti affrontano un difficile percorso di crescita e presa di coscienza che è il loro vero punto di forza – ha concluso Jonathan Bailey -. Ecco perché penso che spesso siano stati scelti uomini forti (anche se etero) per questi ruoli”.

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