Jonathan Kashanian, celebre volto televisivo, apprezzato per il suo stile unico, tanto nel vestire quanto nella personalità, sempre schietto e realista, è stato ospitato a Nei tuoi panni, dove ha deciso di aprirsi, raccontando la sua infanzia. Nonni uzbeki, genitori iraniani ma trasferiti in Israele prima della sua nascita, hanno fatto dell’attore, arrivato in Italia ad appena 3 anni, un vero e proprio melting pot culturale.



Jonathan Kashanian, parlando proprio del suo arrivo in Italia e dell’accoglienza che ha trovato, racconta che “mia mamma ancora oggi quando si presenta ha un accento italiano non perfetto e quando si presenta dice sempre ‘Noi siamo stranieri’. Mi sono sentito uno straniero tante volte e forse oggi non più, ho la cittadinanza italiana e questo paese mi ha accolto come se fosse casa mia, ma la verità è che quando siamo arrivati eravamo stranieri, degli immigrati”. “Non mi sento un ospite in Italia”, racconta fiero, ironizzando, Jonathan Kashanian, “i miei cartoni animati e le mie merende sono italiane. Ma ricordo che mia mamma non veniva trattata bene quando doveva rinnovare il permesso di soggiorno“.



L’infanzia di Jonathan Kashanian

Jonathan Kashanian, continuando nella sua intervista a Nei tuoi panni, ha parlato anche a lungo della sua infanzia. “Io sono nato per sbaglio con la spirale, mia mamma non voleva bambini e dice sempre che sono stato l’errore più gradevole della sua vita. C’era un p’ di crisi in Israele, e mio papà aveva partecipato a due guerra molto dure. Avevamo qui gente che poteva aiutare mio papà a vendere tappeti e ci invitò a venire qua”.

“Venne”, racconta Jonathan Kashanian su suo padre, “controllò la situazione e poi dopo 3 anni portò tutta la famiglia: quattro figli e una moglie che non parlavano la lingua, in un paese sconosciuto con un meteo e una cultura completamente diversi. Era molto strano da piccolo”, confessa. Parlando, invece, della madre, con la quale ha un rapporto strettissimo, ricorda che “non voleva facessi l’attore. Mia mamma nell’ignoranza di una madre che protegge il figlio, pensava che lo spettacolo fosse popolato da prostitute e drogati. Io le dissi che non era vero e che avrei comunque mantenuto la sua educazione”, promise Jonathan Kashanian. “Alla fine penso di aver vinto questa scommessa perché lei ha visto che ha cresciuto un figlio educato e per bene, è orgogliosissima”.



Jonathan Kashanian: “Un figlio? È il mio sogno”

Jonathan Kashanian, concludendo la sua intervista a Nei tuoi panni, ha parlato anche dello storico rapporto con Piero Chiambretti. “La prima volta che mi invitò ad una trasmissione credo fosse per prendermi in giro perché ero un bersaglio facile tra R moscia e abbigliamento. Dopo la prima puntata mi ha detto ‘Giovanotto, benvenuto in famiglia’. Abbiamo lavorato assieme per 10 anni, gli ho tenuto botta e c’era un feeling piacevole tra di noi”. Invece, sull’amore, racconta che “ho 42 anni, sono pieno di amore dentro e forse sono stato un po’ sfortunato nelle relazioni. Ma non ho mai trovato una persona per fare un figlio, seppur lo sogni”.