JOSÈ ALTAFINI: RIVALE O AMICO DI PELÈ?
Cosa dire di José Altafini che già non sappiamo? Oggi 83nne, è stato uno degli attaccanti più prolifici della sua era e lo abbiamo conosciuto benissimo in Italia. Partiamo dalle cifre: nazionali comprese, abbiamo 304 gol da professionista. Ha vinto quattro scudetti e una Coppa dei Campioni, la Coppa delle Alpi e naturalmente il Mondiale del 1958 che viene raccontato nel film in onda su Canale 5; è stato capocannoniere della nostra Serie A, di Coppa Italia e di Coppa dei Campioni, nel 2019 Golden Foot lo ha inserito tra le leggende del calcio e non poteva essere altrimenti.
Ha giocato 7 stagioni nel Milan e altrettante nel Napoli, poi 4 nella Juventus: specialista dalla panchina, a causa di un gol segnato contro i partenopei in una decisiva sfida per lo scudetto è diventato anche Core ‘ngrato, soprannome questo affibbiatogli a Napoli ma poi divenuto globale, almeno entro i nostri confini nazionali. Altafini è stato un grande attaccante: da giovane lo chiamavano Mazzola, per la somiglianza con il leggendario capitano del Torino. In seguito, chi non lo aveva conosciuto come calciatore lo ha apprezzato come telecronista, imitandone espressioni quali “golaço” e “manuale del calcio”.
L’INCONTRO TRA ALTAFINI E PELÈ IN NAZIONALE
Curiosamente Altafini, che era noto già prima di Pelè (anche per avere due anni in più) in nazionale ha esordito solo il mese prima di O’Rey: un’amichevole il Portogallo in cui ha anche segnato, a luglio all’esordio in Copa Roca c’era anche Pelè. Altafini la maglia verdeoro l’ha vestita per l’ultima volta (e ottava in totale) nei quarti di Coppa Rimet 1958: infortunatosi, è poi uscito dalla squadra titolare e l’estate seguente si è trasferito al Milan. Per le regole dell’epoca, chi giocava fuori dal Paese non poteva rappresentare la nazionale brasiliana: Altafini dunque ha poi giocato 6 partite con l’Italia, uno dei tanti oriundi del tempo, segnando anche 5 gol.
Questi i fatti: poi si sfocia nel racconto, e diciamo così perché, all’epoca dell’uscita del film sulla vita di Pelè, Altafini si è parecchio lamentato per come sia stato tratteggiato. In particolare per la sua presunta rivalità con O’Rey nata dal fatto di essere figlio di genitori bianchi e ricchi (la realtà è leggermente diversa) con tutte le sottotrame che il film ha generato. Alla fine c’è una riappacificazione, probabilmente non necessaria per come è andata davvero; resta che, al netto della pellicola, José Altafini è stato un grande calciatore nella storia del Brasile, e del nostro campionato di Serie A.