È morto José Barrias, pittore e scultore portoghese, nonché maestro dell’arte contemporanea lusitana. Aveva 75 anni. Il decesso è avvenuto a Milano, dove viveva e lavorava da lungo tempo, per la precisione dal 1968: a confermare la notizia è stato un parente, come riportato dall’Observador. Nato a Lisbona nel 1944, José Barrias ha studiato a Porto prima di lasciare il Portogallo e di trasferirsi a Parigi. Dopo aver vissuto per un breve periodo nella capitale francese, si stabilì a Milano, dove poi ha vissuto per il resto della sua vita. Recentemente, tra novembre e dicembre 2019, al CAAA, Centre for Art and Architecture Affairs, a Guimaraes, si era tenuta l’ultima mostra dell’artista, “Writing with the Light: Notes for a Shadow Biography”. L’artista si è espresso con vari mezzi, dalla pittura al disegno, passando per la scultura, la fotografia e il cinema. Tutte espressioni con un aspetto in comune, la forte componente autobiografica.
JOSE BARRIAS, MORTO L’ARTISTA DELLE SIMBOLOGIE
José Barrias ha contraddistinto la sua opera per la ricorrente presenza dell’uovo e dell’occhio. Sono stati simboli forti di una poetica personale. Lo sguardo compie quindi una forzatura visiva accedendo in un labirinto di stili inclassificabili. Tanti i lavori emblematici: Piccolo Mondo e Sacra Conversazione, che richiamano appunto l’uovo rinascimentale. Senza Titolo del 2007 invece raffigura un doppio occhio: uno aperto, uno chiuso. E in Senza Titolo di dieci anni dopo fa echeggiare la scritta Eccetera. L’arte di José Barrias era lo strumento con il quale parlava degli episodi che riteneva significativi. Quindi, quando si visitava una sua mostra, si entrava nel suo studio attraverso simboli facilmente riconoscibili. Inoltre, mescolava ricordi e luoghi, caricando di significato le sue opere.