REAL MADRID, L’INCREDIBILE STORIA DI JOSELU

Il calcio regala emozioni e il ritorno della semifinale di Champions League tra Real Madrid e Bayern Monaco ce l’ha insegnato. Dietro a quella doppietta nel finale di Joselu c’è una storia incredibile di un uomo che nel 2012 chiedeva gentilmente su Twitter un link per poter vedere una partita del Real Madrid e che dieci anni dopo è partito per Parigi da tifoso per supportare i Blancos in finale di Champions. Ora a portare il Real all’ultimo atto della Coppa dalle grandi orecchie è stato proprio lui con una doppietta clamorosa negli ultimi minuti di gioco, quando gli spagnoli sembrava ormai eliminati dal gol di Davies, un déjà vu avuto già con la rete di Mahrez contro il Manchester City.



Perché alla fine si sa, dietro ad ogni calciatore c’è sempre un bambino che sogna. Chi la vittoria del Mondiale, chi di conquistare un Pallone d’Oro e inoltre chi brama un trofeo importante con il proprio club del cuore. Non sempre si riesce a fare tutto, a volte nemmeno giocare per la squadra di cui si è stati tifosi, ma Joselu in questo è un esempio. Eppure non è stato tutto oro quello che ha luccicato nella sua esperienza al Santiago Bernabeu.



REAL MADRID, JOSELU PER SOSTITUIRE IL PALLONE D’ORO

Immaginate di essere Joselu e vedere il Real Madrid, squadra del tuo cuore, che bussa alla porta dell’Espanyol e chiede informazioni per portarti al Bernabeu. Un onore, certo, ma anche una grande responsabilità. Perché il Real Madrid prima di scegliere te ha fatto di tutto per portare Kylian Mbappé in Blancos, appuntamento rimandato di un anno, così come di acquistare Harry Kane in uscita dal Tottenham dopo svariati anni, ma il Bayern Monaco si dimostra più interessato e lascia nelle casse degli Spurs la bellezza di 100 milioni più 20 di bonus.



A quel punto i tifosi sono amareggiati: “Come siamo passati da attaccanti da 500 gol in carriera in due ad uno che a 34 anni ne ha fatti appena 150?”. Inoltre, l’acquisto dell’attaccante nell’estate 2023 per il Real Madrid non era uno sfizio bensì una necessità dopo che Karim Benzema, Pallone d’Oro in carica, ha deciso di lasciare la capitale spagnola per accettare la (ricchissima) avventura in Arabia Saudita.

LA TREMENDA NOTTE DI JOSELU CONTRO IL NAPOLI

A questo punto la scelta ripiega su Joselu, prestito con diritto di riscatto a 1.5 milioni in caso di retrocessione dell’Espanyol. Un movimento di mercato ben lontano dalle cifre stellari a cui è abituato il Real Madrid, ma tant’è. Joselu si dimostra un attaccante di provincia, nulla più, sbagliando diversi gol nel corso di questa sua esperienza e sui social, così come i giornali, non si tirano indietro dal criticare un “giocatore inadatto per il Real Madrid”.

Ma una cosa che contraddistingue Joselu è quella di non mollare mai e dare tutto per la propria squadra del cuore, un sogno che in pochi nella storia sono riusciti ad esaudire, figuriamo per il Real Madrid. Un momento topico della stagione è stata la gara contro il Napoli in Champions League: lo spagnolo entra al 57esimo minuto e per segnare il suo gol al 94esimo ha avuto bisogno di 8 tiri, alcuni clamorosamente sbagliati. Dopo aver trovato finalmente la rete, Joselu fatica ad esultare e va sotto la curva a chiedere scusa. Una liberazione, certo, ma il peso rimane.

JOSELU NELLA STORIA: DOPPIETTA IN 10 MINUTI

A Madrid però sono abituati alle favole a lieto fine, tolto qualche raro caso. E quella di Joselu si consuma nel momento più importante della stagione fino a quel momento. Dopo il 2-2 dell’andata, il Real Madrid si trova sotto 1-0 in casa contro il Bayern Monaco e all’81esimo Ancelotti, che non ha mai perso fiducia in Joselu, lo inserisce al posto d Valverde. Passano sette minuti, Vinicius in stato di grazia rientra e tira, Neuer commette il suo primo errore in una serata fin lì clamorosa e Joselu si avventa riportando tutto in parità.

Se già questo sembra un sogno, aspettate il 91esimo: Nacho effettua un passaggio a Rudiger che ricorda quello di Grosso per Pirlo contro la Germania nel 2006 (anche in questo caso c’entrano le semifinali e i tedeschi), trova Rudiger in posizione dubbia che rimette in mezzo e trova proprio Joselu che deve solo correggere in porta l’assist al bacio dell’ex Roma. Il gol, la festa, Marciniak che ferma tutto e dopo un controllo Var conferma: la rete è buona. Joselu entrato all’81’, pareggia all’88 e porta in vantaggio i suoi al 91′. Qualcosa di incredibile. E ora Joselu, che due anni fa andava in finale da tifoso, ora ci andrà da protagonista assoluta di una semifinale magica. Chissà se il Real Madrid alzerà la 15esima Champions League o se Joselu rimarrà effettivamente ai Blancos. In ogni caso, questa rimane una storia da ricordare e tramandare di generazione in generazione per spiegare cosa significa il Real Madrid.