La data del 17 agosto del “Jova Beach Party” è saltata. Jovanotti si sarebbe dovuto esibire sulla spiaggia di Vasto Marina, ma questo non accadrà. Secondo il parere del prefetto di Chieti Giacomo Barbato persistono le criticità sulla sicurezza e sulla temuta chiusura della Statale 16. Pronta la replica social dell’ex rapper: “La ragione è intessuta nelle dinamiche assurde che hanno trasformato un’occasione di festa, gioia ed opportunità di sviluppo di un territorio in scontro di forze locali in ‘bagarre'”. La news è stata ufficializzata e diffusa da Maurizio Salvadori, amministratore delegato della Trident Music e organizzatore da oltre 30 anni dei concerti di Lorenzo Cherubini. Salvadori dopo l’incontro con il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza e con la Commissione provinciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo per la sicurezza alla Prefettura di Chieti, ha ricevuto la “sentenza” finale.  



Vasto, annullato il Jova Beach Party di Jovanotti: ecco perché

“Chi alla fine ha ‘vinto’ ottenendo la cancellazione combatte una sua personale battaglia politica locale in affannosa ricerca di visibilità a buon mercato che evidentemente una cosa grande e bella come Jova Beach Party offre”, ha aggiunto Jovanotti, che con amarezza ha sottolineato anche: “Non ci sono ragioni oggettive, le centinaia di documenti prodotti non sono stati esaminati e nessun riscontro è stato dato alle migliaia di testimonianze relative alle 9 tappe già fatte”, continua Jovanotti nella sua nota diffusa online. Successivamente Lorenzo si è scusato con gli estimatori mostrando dispiacere “per la squadra di oltre 1000 persone che si fermeranno e per tutti gli albergatori, ristoratori e commercianti della zona che vanno a perdere lavoro e purtroppo non per una ragione di forza maggiore ma per basse ragioni di polemica politica locale…”. In ultimo, ha concluso: “A Vasto ha vinto il fronte del NO, quello di cui l’Italia è pervasa. Quello che rende il Paese immobile e fa in modo che il “sommerso” resti sommerso nell’interesse di molti. JBP è un luogo sicuro, la sicurezza è sempre stata al primo posto, ma a Vasto non hanno voluto verificare. A Vasto la commissione ha detto NO, a prescindere In Italia a volte le cose vanno così lo sapete, ma io non mi rassegno, molti di noi non ci rassegniamo…”.



Leggi anche

DAL CARCERE/ L'attesa di un "calcio" per ridare senso alla vita