A “Vite – L’arte del possibile”, Jovanotti si è soffermato anche sul suo evento estivo per antonomasia, il “Jova Beach Party”. Nel format di Sky Tg24, Lorenzo Cherubini ha sottolineato come la kermesse sia stata “enorme, da tantissimi punti di vista. È stata una botta di vita, anche perché c’è stato di mezzo il Covid, per cui quando sono uscito per la prima volta a Lignano Sabbiadoro mi sembrava che le persone fossero triplicate, sebbene il numero fosse più o meno quello. Erano 50mila, ma sembravano 500mila, perché probabilmente c’è stata proprio una riscoperta del corpo, come strumento di condivisione, di piacere”.



A giudizio di Jovanotti, il “Jova Beach Party” è impossibile da descrivere: lo si può amare, lo si può criticare, se ne può parlare, ma essere presenti in quel momento è un’emozione unica: È più di un format tradizionale di un concerto, dove arrivi, parcheggi la macchina al tuo posto, sai che alle nove inizia, alle undici finisce. Quello che abbiamo inventato e costruito insieme al pubblico è qualcosa di molto più antico. Mentre lo realizzavamo, mi ero ricollegato a certe tradizioni addirittura mitologiche, come i misteri eleusini”.



JOVANOTTI: “POLEMICHE SUL JOVA BEACH PARTY? MI SENTIVO TRANQUILLO…”

Nel prosieguo dell’intervista concessa a Sky Tg24, Jovanotti ha chiarito che le polemiche sul “Jova Beach Party” si sono esaurite perché “io sapevo quello che stavamo facendo, quindi ero molto a posto. Avevamo i permessi legali e in Italia non è semplice. Abbiamo lavorato un anno per averli tutti. Ma, al di là di quello, che è il minimo, poi c’era tutto il resto, che per me era importante: la valorizzazione di quei territori, portare un gran numero di gente in luoghi di provincia, la bonifica di un sacco di spiagge, che prima che arrivassimo noi in certi casi erano deturpate, abbandonate. Per cui, io mi sentivo tranquillo”.



Ovviamente, anche quando si è consapevoli di possedere una barca in grado di superare le tempeste, poi “la tempesta è la tempesta, per cui quando poi ci passi dentro devi avere a che fare comunque con punti di vista che ti mettono in discussione e dici ‘forse abbiamo sbagliato qualcosa’ – ha ammesso Jovanotti –. Però no, perché poi mi rendevo conto che erano polemiche pretestuose. Non voglio essere presuntuoso, ma nel 100% dei casi non c’è stata nessuna delle iniziative prese contro Jova Beach Party che è andata in porto”.