Jovanotti è tornato a lavorare con Rick Rubin, uno dei massimi produttori mondiali, con cui aveva già confezionato il precedente OH vita!. Lo ha fatto per un disco molto particolare registrato in una settimana, dedicato alla Luna: “Era l’inizio del 2019 e io pensavo spesso in quei giorni al fatto che lo sbarco sulla luna in tv è la prima immagine che ricordo della mia vita. Intanto uscivano film sull’anniversario, libri, articoli di giornale e ho cominciato a pensare a quelle canzoni italiane che hanno la parola luna nel testo, a quelle che mi venivano in mente, ma senza googlare la parola”. Si tratta di una raccolta di cover, classici della tradizione italiana, dall’inevitabile Luna di Gianni Togni a Notte di luna calante di Domenico Modugno, e poi L’utima luna di Lucio Dalla, Guarda che luna di Fred Buscaglione, ma anche brani recenti come La faccia della luna di Tre allegri ragazzi morti e suoi come Chiaro di Luna. “Il disco è fatto come se queste canzoni le avessi ascoltate in un tempo remoto e le dovessi tramandare a memoria, senza basarmi sulle registrazioni, sui dischi stessi in cui state incise È un album che parla di un futuro vintage. Il risultato è qui, nudo e crudo, molto lontano da quello che io intendo per “album di cover” ma di fatto trattandosi esattamente di questo e vivendo e nutrendosi di questa contraddizione”. Dopo il trionfo del Jova Beach e dopo il successo di una nuova frontiera di formato musicale con l’EP Jova Beach Party con sei produttori al suo fianco, eccolo con un progetto ancora una volta sorprendente: Lorenzo sulla luna.
DA MODUGNO A SAMUELE BERSANI
Un disco importante per comprendere un artista in continuo movimento che passa dall’essenzialità di un disco come Oh,vita! , alla forma live più innovativa delle feste in spiaggia con 600 mila spettatori e con il 93% del sentimento positivo, al concept album Lorenzo sulla Luna: “Per me questo album è una faccenda personale, soprattutto emotiva, che non ha quasi niente a che fare con la mia carriera discografica, che è tutta da sempre concentrata (o vuole esserlo) su una mia ricerca di forme fresche per esprimere la stessa cosa, che se dovessi esprimere con una sola parola chiamerei “vitalità”. Ascoltatelo come una playlist tematica, breve e incompleta. Si tratta di un album fatto in pochi giorni anche se contiene mezzo secolo di vita, della mia nella fattispecie, di ascoltatore di musica più che di “musicista”. Il disco legge occhi su cd, vinile e lp in edizione limitata.