Anche Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti ha il suo bel “Tapiro d’Oro”, peraltro non il primo della sua carriera: il 53enne cantautore romano, nella puntata di questa sera di “Striscia la Notizia”, riceverà l’ambito premio dalle mani di Valerio Staffelli per via della querelle legata alle fake news circa la truffa dei BitCoin. Come si ricorda l’immagine dell’artista ed ex disc jockey era stata utilizzata senza il suo consenso per invogliare sui social network e non solo gli utenti ad acquistare la criptovaluta inventata nel 2009 da un anonimo che era conosciuto con moniker di Satoshi Nakamoto: “Si tratta di una truffa pericolosa, io non so manco cosa siano i BitCoin” ha raccontato Jovanotti ai microfoni di Valerio Staffelli in una gustosa preview del servizio che andrà in onda questa sera nell’oramai consueto tg satirico di Canale 5, dando la sua versione dei fatti e tornando su quello spiacevole episodio che ha visto utilizzato per una campagna web non solamente il suo volto ma pure delle false dichiarazioni mai rilasciate dal diretto interessato.
TAPIRO D’ORO A JOVANOTTI PER LA TRUFFA DEI BITCOIN
La truffa dei BitCoin legata a Jovanotti, una vera e propria “bufala” che nel corso degli scorsi mesi ha circolato molto sulle principali piattaforme social ed è comparsa pure sotto forma di advertising e di banner pure sui siti di alcune testate italiane online, si basava sulla falsa narrazione che l’artista capitolino avesse accumulato una vera e propria fortuna investendo in settori legati proprio alla criptovaluta. “Per capire di cosa si trattasse mi sono dovuto pure informare: non solo è una cosa falsa ma è anche pericolosa” ha detto Jovanotti all’inviato di “Striscia la Notizia” ricostruendo la vicenda: il cantautore ha spiegato che, nonostante l’azione legale in corso, è molto complicato scoprire chi si nasconda dietro queste operazioni in cui spesso vengono presi di mira dei personaggi VIP come lui, sfruttandone la popolarità al fine di invogliare utenti ingenui a cliccare su banner che poi rimandano a siti poco affidabili. “Così facendo ci rubano i dati che poi finiscono nelle mani di persone dedite alle truffe online” ha concluso Jovanotti, dicendosi dispiaciuto ma puntando pure il dito contro chi gestisce queste piattaforme social e che a suo dire non interviene per monitorare a fondo il fenomeno delle inserzioni fasulle.