Jp Morgan Chase ha trovato un accordo (ora soggetto ad approvazione dei giudici) con le vittime di Jeffrey Epstein per un risarcimento, secondo quanto riportato dal New York Times dal valore di 290 milioni di dollari, nell’ambito di una causa collettiva per molestie. Quest’ultima, depositata a novembre scorso presso il Tribunale federale di Manhattan, mirava a stabilire infatti che la banca è “finanziariamente responsabile” per i decenni di abusi perpetrati dall’uomo ai danni di adolescenti e giovani donne.



I termini dell’intesa non sono stati ufficialmente resi noti, ma l’istituto di credito ha confermato la sua realizzazione. “Le parti ritengono che questo accordo sia nell’interesse di tutte le parti, in particolare dei sopravvissuti che sono stati vittime dei terribili abusi di Epstein”, questo quanto si legge in una nota. In particolare, Jp Morgan Chase è finita nel mirino della magistratura in quanto avrebbe concesso dei prestiti al finanziere e gli avrebbe permesso regolarmente di prelevare grandi somme di denaro dal 1998 all’agosto 2013, pur essendo a conoscenza delle sue pratiche di traffico sessuale. Le accuse sono sempre state negate dai vertici.



JP Morgan, risarcimento di 290 mln di dollari a vittime di Epstein: c’è un’altra causa parallela

La causa collettiva per cui Jp Morgan Chase ha trovato l’accordo con le vittime di Jeffrey Epstein per un risarcimento dal valore di 290 milioni di dollari non è tuttavia l’unica in corso. Un’altra correlata è stata presentata nelle Isole Vergini americane nelle scorse settimane. In merito ad essa non sono stati ancora rivelati dettagli su una eventuale intesa tra le parti. Il contenzioso è infatti ancora in corso, così come quello relativo alle rivendicazioni dell’istituto di credito nei confronti dell’ex dirigente Jes Staley.



Gli attuali vertici della banca hanno citato a giudizio l’uomo, sostenendo che sia stato lui a nascondere i crimini perpetuati dal finanziere con l’obiettivo di fare sì che continuasse ad essere loro cliente, mentre gli altri non ne erano a conoscenza.