Judy: ecco il cast del film diretto da Rupert Goold
Domenica 27 agosto, nel primo pomeriggio di Rai 3, alle ore 14,30, verrà trasmesso il film biografico musicale Judy. La produzione del Regno Unito è datata 2019 ed è diretta da Rupert Goold, regista che si è occupato principalmente di teatro: nel 2017 ha diretto Patrick Stewart (il mitico Jean-Luc Picard di Star Trek) in una versione molto apprezzata del Macbeth che ha calcato le scene di Londra e Broadway. Per quest’opera Goold ha vinto il Laurence Olivier Award e l’Evening Standard Theatre Awards come miglior regista, che gli sono valsi una richiesta da parte della TV inglese di realizzarne un adattamento. Non a caso, questo film è tratto dell’opera teatrale di Peter Quilter, End of the Rainbow, che racconta gli ultimi mesi della cantante americana Judy Garland.
La protagonista del film è Renée ZellwegerDarci Shaw e lo statunitense Finn Wittrock. I costumi sono curati dalla francese Jany Temime, già nota al grande pubblico per aver lavorato in film del calibro di Spectre, Skyfall, L’Albero di Antonia e per la saga di Harry Potter. La colonna sonora è firmata dal libanese Gabriel Yared, anch’egli con una lunga carriera alle spalle e numerosi riconoscimenti.
La trama del film Judy: il canto del cigno
Judy è Judy Garland, una cantante e attrice americana, conosciuta dal pubblico per aver interpretato Il Mago di Oz nei panni di Dorothy. La sua carriera inizia quando è giovanissima e continua con grandi successi, tra cui St. Louis ed È nata una stella, per una vita caratterizzata da amori intensi e numerose problematiche.
La collocazione cronologica è negli anni ’30, in un momento in cui il talento canoro dell’attrice è all’apice. Durante il lavoro in studio, tuttavia, viene costretta ad assumere anfetamine, introducendola in un mondo di profondo disagio che impatterà negativamente su tutta la sua vita.
Il successo è fulminante, ma iniziano a emergere sullo sfondo alcune difficoltà piuttosto significative, con quattro divorzi e con la voce che inizia ad affievolirsi.
La cantante viene considerata poco affidabile, resta senza contratti di lavoro e finisce i soldi. I figli da mantenere sono le uniche leve emotive che la costringono a farsi scritturare per tournée in giro per il mondo, in particolare a Londra, da dove ritorna sul palco in una condizione poco brillante.
È proprio in Inghilterra che inizia la parabola discendente, con situazioni di abuso di sostanze stupefacenti ed episodi imbarazzanti. Durante la sua prima apparizione a Londra, arriva in ritardo, deve essere sistemata alla svelta dai truccatori e dagli altri assistenti, i quali hanno bisogno di controllare anche il suo stato di salute. Nonostante la sua condizione, il pubblico applaude e la performance è ottima.
Al termine dello spettacolo, Judy trova due spettatori gay e si dirige insieme a loro nell’abitazione per una festa notturna. A Londra arriva anche Deans, il proprietario del Night Club americano, diventato grande amico di Judy. La circostanza rasserena la cantante, ma le droghe producono ancora ansia e criticità durante le esibizioni.
L’agente inglese che ha deciso di sponsorizzare la cantante opta per un esame specialistico della sua voce poiché l’artista sostiene di essersi sottoposta a una tracheotomia due anni prima. Il medico, invece, certifica una patologia fisica e mentale riconducibile a un esaurimento che richiede tempi di recupero prolungati…