Continua ad aleggiare il mistero attorno alla morte della povera Julia Ituma, la 18enne giocatrice di volley della Igor Novara, deceduta in Turchia dopo essere precipitata dall’hotel in cui alloggiava. Una della sue compagne, Sara Bonifacio, ha rotto il silenzio nella giornata di ieri, e attraverso un post sui social ha voluto dedicare delle parole molto toccanti alla giovane scomparsa, con un chiaro riferimento ad un possibile suicidio della Ituma: «Sento mille voci intorno a me dire: “Non è colpa di nessuno”, ma non credo sia così – scrive la giocatrice – penso sia un po’ colpa di tutto e di tutti… Viviamo in un mondo fatto di persone che si convincono a dover essere forti, un mondo dove le debolezze non sono accettate, MAI, ed essere fragili è quasi una vergogna».



E ancora: «Chiunque ti invita a chiedere aiuto, ma poi nessuno ha realmente orecchie per ascoltare». Sara Bonifacio ha 27 anni, quindi decisamente più grande rispetto alla collega Julia Ituma: «C’è bisogno di tempo per accettare ciò che è successo, quel tempo così prezioso di cui tu mi hai ricordato il valore. E voglio sedermi a riflettere su di te, su di me, su cosa valga realmente e vorrei che lo facessero tutti, un esame di coscienza reale».



JULIA ITUMA, IL POST DI SARA BONIFACIO E L’ARRIVO DELLA SALMA IN ITALIA

Anche se non vi è ancora l’assoluta certezza, come sottolineato dal Corriere della Sera è molto probabile che alla fine Julia Ituma si sia tolta la vita, gettandosi nel vuoto nella notte fra mercoledì e giovedì scorso, dopo una sconfitta nella semifinale di Champions League, e dopo una notte che la ragazza ha trascorso nei corridoi dell’hotel fra lacrime e telefonate.

Bisognerà capire se l’estremo gesto sia collegato direttamente alla sconfitta, cosa poco probabile, o ad eventuali situazioni emerse durante le telefonate. Ieri la salma di Julia Ituma è giunta in Italia; i funerali si terranno invece domani mattina, alle ore 11:00, presso la chiesa di San Filippo Neri nel quartiere della Bovisasca, a Milano.