Julian Assange si sposa. Il fondatore di Wikileaks si legherà in matrimonio a Stella Morris il prossimo 23 marzo. Le nozze si terranno nel carcere britannico di massima sicurezza di Belmarsh, dove è in attesa di una decisione definitiva in merito alla richiesta di estradizione da parte degli Stati Uniti. La fidanzata, da cui ha avuto due figli, ha raccontato alla Press Association che al matrimonio potranno partecipare solo sei persone, di cui due testimoni e quattro invitati, a cui si aggiungeranno due guardie.



La cerimonia si svolgerà durante l’ora delle visite, quindi al termine gli ospiti dovranno andare via. Gli abiti degli sposi saranno realizzati dalla stilista Vivienne Westwood, che se ne sta già occupando. A tal proposito, è emerso che Julian Assange indosserà un kilt, visto che i suoi genitori sono di origini scozzese. La coppia sta aspettando di sapere se sarà concesso un permesso ad un fotografo.



“CONTINUE INTERFERENZE A NOSTRI PROGETTI”

Siamo molto felici, anche se vi sono molte restrizioni”, ha dichiarato Stella Morris. La fidanzata di Julian Assange a tal proposito ha aggiunto: “Vi sono continue interferenze ingiustificate ai nostri progetti”. Per quanto riguarda la volontà di avere un fotografo al loro matrimonio per solo un’ora, ha spiegato che si tratta di una richiesta non “irragionevole”. Il fondatore di Wikileaks, arrestato quasi tre anni fa, dopo l’uscita dall’ambasciata dell’Ecuador a Londra che gli aveva offerto asilo, si è opposto all’estrazione negli Stati Uniti, dove vogliono processarlo per la diffusione di centinaia di migliaia di documenti riservati sulla guerre in Iraq e Afghanistan. “È detenuto per conto di una potenza straniera e non è stato accusato di nulla, il che è assolutamente vergognoso”, il commento di Stella Morris. Invece a proposito del matrimonio con Julian Assange: “Julian non vede l’ora di celebrare il matrimonio perché finalmente sta accadendo, molti mesi dopo la nostra prima richiesta”.

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